◉ TURISMO

Dalla Torre dell’Acqua al Museo Guttuso, Le Vie dei Tesori torna a Bagheria

Nei weekend dal 14 al 29 settembre, undici luoghi e sette esperienze per la quinta edizione del Festival nella cittadina vicino a Palermo. C'è la bottega del pittore di “masciddara” e la "putìa" dove lavorò Buttitta da bambino. Si visita l'eccentrica Villa Palagonia, fino alle esperienze di trekking e al battesimo del mare

di Redazione

9 Settembre 2024

Si salirà in cima alla Torre dell’acqua di Aspra, e qualcuno se la ricorderà in “Baarìa” di Giuseppe Tornatore; che volle come sfondo anche uno dei pannelli di Minico Ducato, il pittore di “masciddara” protagonista della bottega-museo. Ritorna la putìa dove lavorò da bambino il poeta Ignazio Buttitta e per la prima volta, entrano nel festival le sale del Museo Guttuso a Villa Cattolica; aprono alcuni palazzi che furono il buen retiro dei nobili signori, l’eccentrica Villa Palagonia con i suoi mostri, l’anno scorso uno dei luoghi più visitati dell’intero festival. E i percorsi fuori porta; il trek&snork da monte a mare, il battesimo dell’acqua a Porticello.

Le Vie dei Tesori 2024 a Bagheria, conferenza stampa

Da non perdere, questa quinta edizione delle Vie dei Tesori a Bagheria: undici luoghi, sette esperienze, per indagare la città attraverso i suoi palazzi, divenuti musei, centri universitari, oppure aperti ai visitatori che cercano l’anima degli antichi padroni (qui il programma completo di Bagheria).  

Il festival ritorna a Bagheria per la quinta volta, con un unico coupon, valido anche per Termini Imerese, Corleone, e a ottobre per Carini e Palermo. Tre weekend per un nuovo festival di “riappropriazione della bellezza” che quest’anno diventa maggiorenne: era il 2006, infatti, quando nasceva la prima edizione a Palermo, ma Le Vie dei Tesori sono poi cresciute di anno in anno, allargandosi a tutta la Sicilia. Si parte sabato 14 settembre e si va avanti, sabato e domenica, fino a domenica 29: dopo aver visitato a maggio i Borghi dei tesori in tutte e nove le province, ecco le dieci città di questa prima tranche: con Bagheria e Termini Imerese, partecipano Corleone, Trapani, Mazara e Alcamo, Messina, Caltanissetta, Enna e la new entry Leonforte. Dal 5 al 20 ottobre altre sei città (Carini, Marsala, Sciacca, Ragusa, Scicli e Noto); Palermo e Catania occuperanno il mese di ottobre.

 

Le Vie di Tesori ogni anno generano una ricaduta economica nelle città che attraversano: nel 2023 di oltre 7 milioni e mezzo di euro. Il festival è stato confermato nel calendario biennale degli eventi di grande richiamo turistico della Regione Siciliana. Un progetto che si anima della narrazione collettiva, della voglia di riappacificazione dei cittadini con il territorio, della partecipazione di centinaia di giovani. “Le Vie dei Tesori non è solo visite e apertura di luoghi, ma creazione di comunità, comporre reti e lavorare insieme per far parlare i siti. Il festival è questo: conoscenza, riappropriazione, lavoro con le scuole” dice il vicepresidente della Fondazione le Vie dei Tesori, Marcello Barbaro. Con Unicredit come main sponsor – alla presentazione è intervenuti Alessandro Scardamaglia, vice Area manager Palermo Est per Bagheria – e l’Usr (Ufficio Scolastico Regionale) che collabora alla formazione dei giovani.

IL PROGRAMMA DI BAGHERIA

Le sale del Museo Guttuso

Il festival – costruito in stretta collaborazione con il Comune e curato sul territorio da Agostino D’Amato – l’anno scorso ha quasi raddoppiato i suoi numeri, trascinato da Villa Palagonia: 7161 presenze con una ricaduta di spesa turistica di quasi 300 mila euro. “Accogliere di nuovo Le Vie dei Tesori è motivo di grande orgoglio e una straordinaria opportunità per Bagheria – dicono il sindaco di Bagheria, Filippo Maria Tripoli e l’assessore alla Cultura e vicesindaco Daniele Vella – un’importante spinta per il tessuto economico locale legato al nostro indotto turistico. Vie dei Tesori è un progetto che sa fare rete, creando collaborazioni preziose e rilanciando il territorio attraverso un turismo sostenibile e di qualità. Ogni anno un circuito in crescita, arricchito da nuovi luoghi della cultura e nuove esperienze”.

La Torre dell’acqua ad Aspra

Undici luoghi in tutto, a partire proprio dal Museo Guttuso a Villa Cattolica, protagonista di un poderoso riallestimento che ha aperto, accanto alle sale che raccontano Renato Guttuso, il secondo piano dedicato a nomi come Schifano, Cagli, Tomaselli, fotografi come Scianna e un giovanissimo Tornatore. Un’esperienza la bottega-museo di Minico Ducato, il geniale pittore di “masciddara”, amato dagli inglesi, ma anche da Levi, Guttuso e Zavattini. Si sale sulla Torre dell’acqua di Aspra, costruita a metà ‘800 e alta 30 metri, ospita ancora un motore idraulico a vapore; e parrà di andare indietro al dopoguerra, entrando nella putìa dove Ignazio Buttitta lavorava a dieci anni e dove ha composto le sue prime opere. Sono ormai dei “classici” del festival, l’Arco azzurro, il luogo degli innamorati per eccellenza che è anche un presidio antimafia; Castello San Marco, eccentrica e ibrida dimora estiva dei principi di Mirto e dei conti di San Marco che  mischia elementi militari con altri tipici delle residenze di campagna: ci visse durante la guerra Giuseppe Tomasi di Lampedusa, a cui appartenne anche Villa Aragona Cutò, la dimora del “principe rosso” il socialista Alessandro Tasca: affrescata dal Borremans, possiede una bellissima terrazza da cui i nobili signori seguivano i fuochi del Festino. Sarà visitabile una collettiva del gruppo Visione arte di artisti bagheresi.

Bagheria, visite a Villa Palagonia

Il debutto di Villa Palagonia lo scorso anno era valso, da solo, 2494 presenze, il luogo più visitato del festival fuori Palermo: ora si potranno di nuovo varcare i cancelli, scoprendo i famosi “mostri” del principe Gravina. Poi Palazzo Butera, gestito dal Comune, sogno pazzo di un nobile affranto e deluso; la dimora storica settecentesca Cirrincione-Mineo dove tre stanze sembrano uscite dal Gattopardo, ancora con gli arredi originali. È  allestita la collettiva “Gli artisti del 25 giugno”. Ritornano anche “amici” del Festival come l’Oasi Blu, la wunderkammersorprendente tra memorabilia raccolte da un ex ferroviere prestato all’arte. Tra le sette esperienze, la visita alle storiche cantine affacciate sul mare della Duca di Salaparuta, a Casteldaccia, con la bottaia, la sala da degustazione e l’enoteca. Due esperienze che vanno subito sold out: le escursioni in barca a vela nel golfo di santa Flavia; e il battesimo del mare con un sub esperto a Porticello. Con Giulia Cancilla ritorna il Trek&Snork ovvero si camminerà tra agrumi e  ulivi per poi raggiungere il punto dell’immersione …; e si raggiungeranno  l’Arco Azzurro, le zubbie e le grotte marine. Alla tradizione siciliana è legata Pina Castronovo, artista artigiana che si ispira ai semi delle carte da gioco. Ad Aspra, le donne raccontano la borgata, e una passeggiata conduce alla scoperta della Bagarìa che non c’è più.

Anche quest’anno si potranno sfruttare al massimo i coupon, validi nelle città all’interno della stessa provincia: quindi quelli di Bagheria saranno validi anche per Termini Imerese e Corleone; e ad ottobre, a Carini e Palermo.