La nuova vita di Borgo Borzellino: diventerà un centro culturale e turistico
Finanziato il recupero dell’ex insediamento rurale abbandonato, a un passo da San Giuseppe Jato. Pubblicato il bando per l'affidamento congiunto della progettazione esecutiva e dell’esecuzione dei lavori di riqualificazione
di Giulio Giallombardo
4 Gennaio 2022
Silenzio, fantasmi e calcinacci. Finestre come tanti occhi che scrutano da edifici vuoti, lì dove un tempo c’erano uffici, botteghe, alloggi e anche una scuola. Borgo Borzellino è un tempio della memoria, uno dei tanti insediamenti rurali costruiti nel secolo scorso dall’Ente di colonizzazione del latifondo siciliano, ampliati con la riforma agraria negli anni Cinquanta e assorbiti dall’Ente di sviluppo agricolo nel 1965. Oggi è un villaggio abbandonato, a un passo da San Giuseppe Jato, spesso meta di curiosi e teatro di softair, giochi di ruolo che simulano guerre e azioni militari.
Ma per il borgo, da spettrale ghost town, sembra profilarsi all’orizzonte un futuro da centro culturale e turistico. Un deciso passo avanti per la rinascita è stato fatto con la pubblicazione del bando da parte del Dipartimento regionale ai Beni culturali e della Soprintendenza di Palermo, per l’affidamento congiunto della progettazione esecutiva e dell’esecuzione dei lavori di riqualificazione. Il governo regionale ha stanziato 5 milioni e mezzo di euro provenienti dal fondo speciale istituito dall’assessorato ai Beni culturali per la riqualificazione degli insediamenti rurali costruiti negli anni Trenta, che fanno parte del progetto “La Via dei Borghi”.“Con il recupero di Borgo Borzellino – ha dichiarato il governatore Nello Musumeci – vogliamo non solo tutelare un bene dal grande valore storico, ma anche creare un centro per attività agro-culturali dedicato, ad esempio, all’educazione alimentare e alla valorizzazione dei prodotti tipici. La grande piazza e gli ampi locali di alcuni edifici potranno, inoltre, ospitare attività artistiche contemporanee”. Un progetto ambizioso che vede la stretta collaborazione tra l’Esa, che con un gruppo di tecnici coordinati da Angelo Morello ne ha redatto anche il progetto e la Soprintendenza ai Beni Culturali di Palermo che è stata incaricata dal Dipartimento regionale di gestire l’attuazione del progetto, per il quale è stato nominato come Rup, Filippo Davì della Soprintendenza.“È stato un lavoro molto faticoso, che ci ha impegnato nelle ultime settimane in sinergia con le altre strutture interessate – sottolinea la soprintendente di Palermo, Selima Giorgia Giuliano – . Accanto al restauro filologico e conservativo, che ci consentirà di rileggere la storia del borgo, vogliamo portare avanti anche una rifunzionalizzazione che trasformerà il complesso in un bene vivo, legato al territorio”. Il complesso – aggiungono dalla Soprintendenza – sarà anche destinato ad attività didattiche, convegni e mostre, con un’attenzione specifica al settore dell’agricoltura e dell’educazione alimentare, con la promozione e la tutela dei prodotti di qualità e delle tipicità locali.- Borgo Borzellino (foto Ascosi Lasciti)
- Borgo Borzellino (foto Ascosi Lasciti)
- Borgo Borzellino (foto Ascosi Lasciti)
- Borgo Borzellino (foto Ascosi Lasciti)
- Borgo Borzellino (foto Ascosi Lasciti)
- Borgo Borzellino (foto Ascosi Lasciti)
- Uno scorcio di Borgo Borzellino (foto Ascosi Lasciti)
- Borgo Borzellino (foto Ascosi Lasciti)
- Interni in abbandono (foto Ascosi Lasciti)
- Borgo Borzellino (foto Ascosi Lasciti)
- Borgo Borzellino (foto Ascosi Lasciti)
- Borgo Borzellino, rendering del progetto della Soprintendenza
- Borgo Borzellino (foto Ascosi Lasciti)
- L’interno di uno degli edifici (foto Ascosi Lasciti)