La Sicilia diventa “gialla”: riaprono musei, mostre e parchi archeologici

16 Febbraio 2021

Da Palermo a Agrigento, da Naxos a Marsala, porte aperte nei luoghi della cultura dopo tre mesi di chiusura al pubblico a causa della pandemia

di Marco RussoLa Sicilia riabbraccia i suoi luoghi della cultura. Dopo l’ingresso dell’Isola in zona gialla, da ieri, musei, mostre e parchi archeologici, tentano di ripartire dopo tre mesi di chiusura a causa della pandemia. Non tutti hanno riaperto, molti siti si stanno riorganizzando e il numero di visite e prenotazioni è ancora basso. Prove generali di normalità, ma – come prevede il Dpcm – con ingressi contingentati, dal lunedì al venerdì, chiusure nei festivi e distanziamento di almeno un metro.

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Palazzo Reale

A Palermo, porte aperte al complesso monumentale del Palazzo Reale, con la Cappella Palatina e la mostra Terracqueo, che è stata prorogata fino al 31 maggio. Il sito è aperto dal lunedì al giovedì, dalle 8,30 alle 14,30, e il venerdì fino alle 16,30. “Abbiamo messo a punto una fruizione del sito – fanno sapere dalla Fondazione Federico II – che assicura ai visitatori un’elevata sicurezza nel rispetto delle disposizioni per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus covid-19 come da prescrizioni ministeriali”.
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L’ingresso della mostra Terracqueo

La mostra Terracqueo, attraverso 324 reperti e 8 sezioni, è la narrazione di un immenso patrimonio archeologico che racconta dell’incontro e dello scontro tra popoli che hanno solcato il Mediterraneo e abitato le sue terre. L’ultima sezione, intitolata “Il Mediterraneo. Oggi”, è una mostra nella mostra. Un viaggio lungo otto mesi in 17 Paesi ha dato vita ad un reportage firmato dal giornalista Carlo Vulpio e dalla fotografa Lucia Casamassima, che nell’allestimento di Terracqueo diventa un’istallazione immersiva in grado di rituffare il visitatore nel presente: non solo attraverso i suoi 46mila chilometri di litorale, quello è solo l’affaccio sul mare, ma anche nelle aree interne e distanti dalle rive mediterranee.
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Una delle sale della mostra di Banksy

Nel capoluogo siciliano riapre anche il museo archeologico Salinas, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18, con gruppi di 20 persone al massimo e visite ogni trenta minuti. Da ieri aperti anche i siti della Galleria regionale della Sicilia: Palazzo Abatellis e Palazzo Mirto sono visitabili dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 19, mentre l’Oratorio dei Bianchi è aperto dalle 10 alle 18. È visitabile, invece, solo fino a venerdì prossimo, la mostra “Ritratto d’ignoto. Un artista chiamato Banksy” al Loggiato San Bartolomeo e a Palazzo Trinacria. La mostra del discusso artista “invisibile”, con opere in prestito da importanti collezioni private, aveva chiuso i battenti appena un mese dopo l’inaugurazione, adesso è nuovamente visitabile ancora per pochi giorni, dalle 8,30 alle 21, a gruppi contingentati di soli 30 visitatori ogni 15 minuti.
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David Bowie fotografato da Masayoshi Sukita

È stata, invece, prorogata fino al 30 aprile, “Heroes – Bowie By Sukita”, la mostra a Palazzo Sant’Elia, con oltre cento ritratti di David Bowie, immortalato dal fotograf giapponese Masayoshi Sukita. Ingressi, sempre dal lunedì al venerdì, dalle 9,30 alle 18, a gruppi contingentati di soli 40 visitatori ogni 15 minuti. Dal 22 febbraio, il giovedì e il venerdì la mostra sarà aperta fino alle 20. Prorogata fino al 2 marzo anche la mostra “Luce da Luce”, che oggi ha riaperto al Museo di arte contemporanea di Palazzo Riso, con le opere di Christian Boltansky in dialogo con le installazioni di Shay Frisch (ingressi dalle 9 alle 18).
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Primi turisti nella Valle dei Templi

Ha riaperto dopo tre mesi anche il Parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento. Nel primo lunedì “giallo” di febbraio, oltre quaranta visitatori, ad ingressi contingentati e con una grandissima attenzione alle norme di sicurezza. Tra i primi a varcare l’ingresso, due famiglie di stranieri, una californiana che vive a Catania e un gruppo di appassionati cinesi. Al lavoro dietro i vetri della biglietteria, sono tornati i giovani di Coopculture. “Un segno di ripartenza importante – dice il direttore della Valle dei Templi, Roberto Sciarratta -. Speriamo di poter riaccogliere tutto il nostro pubblico al più presto”. Sono state, inoltre, prorogate per tre mesi le card annuali che permettono l’accesso illimitato alla Valle.
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Il Tempio di Segesta

Riapre dalle 9 alle 18,30 anche il Parco archeologico di Himera, Solunto e Monte Iato. Rimarranno momentaneamente chiusi soltanto gli antiquarium di Solunto per le necessarie operazioni di igienizzazione dei locali, e sarà invece garantita l’apertura dell’area del Parco archeologico di Solunto. Come si cerca di tornare alla normalità anche a Segesta, con aperture dalle 9 alle 18,30.
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L’area archeologica di Naxos

Tra i siti gestiti dal Parco archeologico Naxos Taormina tornano accessibili il museo e l’area archeologica di Naxos (da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 16.30, e il Museo archeologico di Francavilla di Sicilia, l’ultimo “gioiellino” realizzato dal Parco insieme al Comune inaugurato a metà ottobre e chiuso come tutti i siti a inizio novembre in ossequio alle misure di sicurezza emanate dal Mibact per limitare gli effetti della nuova ondata di epidemia da Covid. In questi giorni è stata installata la versione inglese del video nella sala immersiva. L’ingresso al museo è gratuito, apertura da lunedì al venerdì, dalle 10 alle 18.
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Pulizie al Museo di Francavilla prima della riapertura

Restano chiusi, invece, il Teatro Antico di Taormina e Isola Bella. “Fino alla fine di febbraio – spiega Gabriella Tigano, direttore del Parco Naxos Taormina – siamo costretti a tenere chiuso il Teatro Antico a causa di indispensabili lavori alla cabina Enel che serve l’intera cittadina: interventi incompatibili con la presenza di visitatori sia pure in formato ridotto, stante l’attuale paralisi dei flussi turistici a causa della pandemia. In partenza, infine, i lavori all’Isola Bella dove nei prossimi giorni sarà allestito il cantiere dei lavori di manutenzione straordinaria che, oltre a ripristinare uffici e biglietteria, consentiranno il recupero di alcuni ambienti attualmente interdetti ai visitatori per ragioni di sicurezza”.
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La mostra su Carla Accardi e Antonio Sanfilippo a Marsala

A Marsala, infine, ci sono appena nove giorni per visitare la mostra su Carla Accardi e Antonio Sanfilippo, inaugurata al Convento del Carmine a fine settembre e costretta alla chiusura dal 5 novembre. Riapre da oggi la mostra “Carla Accardi – Antonio Sanfilippo. L’avventura del segno”, prima indagine comparata fra due grandi protagonisti dell’arte astratta del Novecento a cura dello storico dell’arte Sergio Troisi e organizzata insieme con l’Archivio Accardi Sanfilippo di Roma.
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Una delle sale della mostra

Riapre a Marsala anche Palazzo Grignani, che ospita la collezione permanente d’arte contemporanea costituita negli ultimi trent’anni di attività della Pinacoteca. Un’articolata raccolta che si arricchisce, come spiega il direttore dell’ente, Felice Licari, “con l’arrivo nelle prossime settimane di una delle opere di Antonio Sanfilippo donata alla città di Marsala dall’Archivio che custodisce l’intera produzione dei due maestri siciliani. La notizia ci è stata comunicata proprio in questi giorni”. Entrambi i siti saranno aperti dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 19. La mostra, che avrebbe dovuto chiudere il 10 gennaio ed è stata prorogata al 28 febbraio e sarà visitabile insieme a Palazzo Grignani a ingresso gratuito.Per le prenotazioni nei luoghi regionali della cultura accedere al portale Youline “La cultura riparte” a questo link