◉ FESTIVAL

Le Vie dei Tesori a Mazara del Vallo tra vicoli arabi e chiese normanne

Dal 20 settembre al 5 ottobre un viaggio attraverso i secoli alla scoperta di una città che è sempre stata crocevia di civiltà. Dalla vibrante Kasbah, con i suoi profumi di spezie e i colori delle bancarelle, ai mosaici romani di San Nicolò Regale, emersi da una domus del IV secolo. Il festival racconta storie di integrazione, arte e fede, mostrando come diverse anime convivano in un unico, affascinante racconto mediterraneo

di Redazione

16 Settembre 2025

Fenicia, cartaginese, araba, normanna: Mazara del Vallo è da sempre un crocevia di popoli e culture, un luogo dove il Mediterraneo racconta storie di intrecci e integrazione. Dal 20 settembre al 5 ottobre 2025, tornano Le Vie dei Tesori e invitano a scoprire questa città regia – che nel 1097 ospitò il primo Parlamento di Sicilia – attraverso un ricco programma che unisce archeologia, arte, natura e tradizione enogastronomica (qui il programma).

Museo Diocesano

Il festival svela i molteplici volti di Mazara: da quello medievale, con gli scavi dell’ex asilo Corridoni, dove è riemersa una chiesetta normanna con ipogeo e officine, a quello barocco, rappresentato dal magnifico monumento funebre al vescovo Montaperto di Domenico Gagini, esposto per la prima volta dopo un meticoloso restauro nel Museo Diocesano. Accanto ai tesori sacri, spiccano i mosaici romani di San Nicolò Regale, resti di una domus del IV-V secolo dopo Cristo emersi per caso durante lavori stradali nel 1933.

Mazara, la Casbah

Cuore pulsante della città è la Casbah, labirinto di stradine dove profumi di spezie e couscous si mescolano all’odore del mare: qui vivono oltre 3000 famiglie maghrebine, una comunità integrata che rende Mazara un esempio di dialogo culturale. Il festival propone esperienze immersive per esplorarla, come le passeggiate notturne tra i vicoli illuminati e i tour in bicicletta alla scoperta dei suoi angoli più autentici.

Non mancano le eccellenze artistiche: dalla chiesa di San Michele Arcangelo, con il suo affresco del diavolo che sembra sfuggire alla volta, al Teatro Garibaldi, costruito in soli tre mesi con il legno delle barche dismesse dopo i moti rivoluzionari del 1848. E ancora, Casa Lombardo, trasformata in un laboratorio d’arte familiare dove mosaici, ceramiche e dipinti creano un universo visionario e poetico.

Gorghi Tondi

La natura regala scenari indimenticabili: la Riserva di Lago Preola e Gorghi Tondi, oasi gestita dal Wwf dove nidificano tarabusini e testuggini palustri, e la Regale Abbazia di Santa Maria dell’Alto, gioiello normanno che domina la città dall’alto di un poggio solitario. Il festival celebra anche i sapori del territorio: degustazioni di vini della cultivar Val di Mazara, dalle bollicine vivaci ai rossi intensi, e cooking lesson con lo chef Paolo Austero per imparare a preparare piatti della tradizione, come il pesto trapanese e la parmigiana di melanzane.