◉ IL FESTIVAL
Le Vie dei Tesori torna a Noto, tre weekend con luoghi inediti ed esperienze del gusto
Aprono i sotterranei dell’ex Cantina sperimentale. Due palazzi nobiliari mostrano un lato inedito; il museo delle famiglie che ricostruirono Noto dopo il sisma del 1693. Le degustazioni alla Loggia del mercato
29 Settembre 2023
La capitale del Barocco, il “giardino di pietra” di Cesare Brandi. E questo è fuor di dubbio: l’unico modo per capire Noto è lasciarsi andare e vagare in questa elegante e nobile città che al tramonto acquista sfumature rosa. Potere temporale e religioso: i salotti affrescati, perfettamente conservati, giocano a rimpiattino con le gelosie delle monache. Dopo due anni di assenza il festival delle Vie dei Tesori ritorna a Noto per tre weekend con un programma-gioiello che rilegge luoghi conosciuti ma ne scopre angoli inediti: a partire dai sotterranei dimenticati della ex Cantina Sperimentale Statale che fece nascere il Moscato di Noto.

Uno scorcio di Noto
Si parte quindi sabato 7 ottobre e si va avanti fino al 22, sempre sabato e domenica, per tre fine settimana: una nuova edizione del festival di “riappropriazione della bellezza” che racconta l’intera Isola: la prima tranche di dieci città è già partita, ha già superato le 27mila presenze e si prepara al terzo e ultimo weekend: Bagheria, Termini Imerese e la new entry Corleone, abbracciano Palermo; poi le tre città della costa occidentale, Trapani, Marsala e Mazara, oltre alla piccola Alcamo. Nel cuore della Sicilia, Enna e Caltanissetta, e all’altro estremo, Messina. Con Noto prendono il via invece altre quattro città – Ragusa, Scicli, Sciacca e Carini – poi Palermo e Catania per tutto il mese di ottobre e fino al 5 novembre. Un progetto, quello delle Vie dei Tesori – nato nel 2006 a Palermo e progressivamente esteso all’intera Sicilia e oltre – che si anima della narrazione collettiva, della voglia di riappropriazione dei cittadini, della partecipazione di centinaia di giovani che si uniscono alla squadra rodata di organizzatori, narratori, giornalisti.
Un festival che ha portato la cultura fuori da palazzi istituzionali e atenei, ha sperimentato, cercato, scoperto percorsi e siti. E costruisce reti: a Noto come nelle altre città, con Unicredit come main sponsor e con la collaborazione di Poste Italiane, il festival ha saputo creare sinergie e dialogo con Regione, Atenei, Comuni, Diocesi, gestori privati, istituzioni dello Stato, proprietari di palazzi nobiliari. Quest’anno riaccoglie il progetto satellite Terre dei Tesori: aprono cantine, vigneti, frantoi, caseifici, vivai, in collaborazione con l’Assessorato regionale all’Agricoltura. E da Palermo è prevista anche una rete di pullman AutoService per raggiungere le città in maniera comoda e senza stress.
IL PROGRAMMA DI NOTO

Balcone di Palazzo Nicolaci
Il programma delle Vie dei Tesori a Noto è stato costruito in collaborazione con il Comune. Le visite sono condotte dagli scout del Gruppo Agesci Noto1, mentre la passeggiata (disponibile in ciascuno dei weekend) per le vie della città alla scoperta delle architetture più interessanti, fino alla Loggia del Mercato, è curata dall’associazione Guide turistiche di Noto. Una vera sorpresa sarà la discesa nelle gallerie sotterranee dell’ex Cantina Sperimentale Statale nel Convento dei Cappuccini: un luogo dove il tempo si è fermato, tra scaffali di bottiglie, botti, strumenti immobili dagli anni Settanta. L’ex Cantina ha contribuito al successo nel mondo del Moscato di Noto, è stato un istituto che svolgeva attività di ricerca, sperimentazione e assistenza ai tanti viticoltori locali per migliorare la qualità dei vitigni; oggi è diventata un hub importante per ottenere informazioni turistiche, da qui partono i tour alla scoperta del barocco.

Palazzo Trigona di Canicarao
Apriranno le porte, ma in maniera inedita i due palazzi più importanti della città, costruiti dalle famiglie più note, sempre a confronto: ai principi Nicolaci di Villadorata si deve lo straordinario palazzo settecentesco del Gagliardi, acquisito per metà dal Comune che scoprirà solo per il festival, quattro sale inedite che danno sul cortile interno. Era invece la dimora della potente famiglia Trigona, marchesi di Canicarao e di Dainamare, il palazzo completato da Vincenzo Sinatra e dai fratelli Paolo e Bernardo Labisi: anche in questo caso il Comune è proprietario di metà della residenza dove è stata realizzata la Sala Rosario Gagliardi. E una lettura molto interessante riserva il Museo dei Mecenati del Barocco: quando il terremoto del 1693 distrusse la città, si decise di ricostruirla a distanza dall’antica. E per evitare un disegno arbitrario, si scelse di seguire solo tre misure per realizzare le decorazioni in pietra da taglio delle facciate barocche. Le famose Pietre sacre del Barocco, ossia le pietre che indicavano le misure, sono esposte in questo interessante Museo dei Mecenati del Barocco, nel convento di Sant’Antonio da Padova, con pannelli, immagini, disegni e testi che raccontano le nobili famiglie che ricostruirono la città.

Passeggiata a Noto
Le Vie dei Tesori si divide tra apertura di luoghi, esperienze e passeggiate: ed ecco infatti un ciclo di tre degustazioni tematiche, precedute da un breve showcooking, legate al territorio nell’antica Loggia del Mercato un tempo “abitata” dalle botteghe di macellai e pescivendoli. Si parlerà di frutti tropicali, zucca autunnale e dell’accoppiata inedita formaggio Ragusano e fichi d’India.
Per informazioni e coupon visitare il sito www.leviedeitesori.com.