◉ CULTURA
Messina prima e dopo il terremoto, nasce il museo con reperti e ricostruzioni immersive
Inaugurata la nuova esposizione permanente “1908 CittàMuseoCittà”, all’interno degli spazi dell’ex sede del Museo Nazionale. In mostra i reperti architettonici recuperati dalle macerie dopo il sisma, documenti storici, filmati d’epoca. Con speciali visori si potrà scoprire la città prima che venisse distrutta
di Ruggero Altavilla
28 Novembre 2023
di Ruggero Altavilla
Un tappeto di candidi putti e cherubini, pezzi di colonne, capitelli, fregi e Madonne. Riaffiorano dal quel terribile 28 dicembre in cui Messina sparì in 37 secondi. I reperti architettonici recuperati dalle macerie del catastrofico sisma del 1908 sono lo specchio di una città che non esiste più, ma che rivive – seppur virtualmente – nella nuova esposizione permanente “1908 CittàMuseoCittà”, inaugurata nei giorni scorsi e da oggi aperta al pubblico.
Un allestimento che si sviluppa su una superficie di mille metri quadrati, all’interno degli spazi dell’ex sede del Museo Nazionale (ex Filanda Mellinghoff). Una mostra battezzata domenica scorsa, in una data che affonda nella memoria della città: il 26 novembre del 1914 fu emanato il regio decreto numero 1475, che istituì il Museo nazionale di Messina, con il compito di raccogliere, custodire, allestire ed esporre le testimonianze artistiche della città dopo il terremoto.
Oggi, grazie a questa mostra realizzata in collaborazione con Capitale Cultura/ARtGlass, una delle società più attive nel settore della realtà aumentata, delle ricostruzioni in 3D e delle visite immersive, si potrà camminare tra i reperti architettonici recuperati dalle macerie dopo il sisma e di visionare documenti storici e filmati d’epoca. Un allestimento valorizzato anche dalle nuove tecnologie, perché grazie all’utilizzo di speciali visori, i visitatori potranno scoprire la città di Messina prima che venisse distrutta dal terremoto, per poi accedere alla sala immersiva, in cui vivranno la tragica notte del 28 dicembre 1908.
Presenti, tra gli altri, alla cerimonia inaugurale della mostra permanente, curata da Floridia Allestimenti, gli assessori regionali ai Beni Culturali, Francesco Paolo Scarpinato; l’assessore al Turismo, Elvira Amata e il deputato regionale Antonio De Luca.
“Grazie a questa mostra viene realizzato un percorso affascinante ed emozionante per entrare in contatto con le memorie reali, fisiche e materiali della città, che mutò il suo volto a seguito del terremoto del 1908 – ha commentato l’assessore Scarpinato – . Un’esposizione dotata di una parte fisica ed una virtuale, in cui i visitatori potranno vivere dal vero la città durante la tragica notte che ne mutò aspetto e assetti, per custodire il passato preservando la memoria. Un monito per guardare al futuro con uno sguardo sempre rivolto al passato, per non perdere le tracce di quello che siamo stati e di quello che abbiamo vissuto”.
“Inaugurare questa mostra, che rappresenta la memoria storica di un tragico avvenimento che ha raso al suolo la mia città, è stata una forte emozione – ha detto l’assessore Amata – . Messina è nata una seconda volta dopo il 1908 e, per questo motivo, è importante tramandare e non dimenticare un patrimonio fortemente identitario come quello che rappresenta autorevolmente la Città dello Stretto. È un appuntamento di grande interesse per la città che rafforza significativamente e ulteriormente il forte connubio tra turismo e cultura”.
“Oggi abbiamo posto una nuova pietra di ricostruzione di Messina, più immateriale che fisica – ha dichiarato il direttore del Museo Regionale di Messina, Orazio Micali – . Questa mostra è un punto di partenza, da qui in avanti sarà compito della cittadinanza che dovrà interrogarsi per comprendere la reale portata di quell’evento. Ma l’impegno del Museo non finisce qui, anzi tutt’altro. Stiamo già lavorando alla crescita dei contenuti, al potenziamento delle sezioni, all’inserimento di ulteriori tecnologie pensando anche alle scuole e alle generazioni più giovani”.
“Questo momento di oggi, che da messinese mi inorgoglisce particolarmente, deve rappresentare il primo e importante passo verso una rinascita culturale della nostra città – ha aggiunto De Luca, capogruppo all’Ars del Movimento 5 Stelle, che si è impegnato per ottenere i finanziamenti in favore del museo – . Da oggi deve partire un circuito economico e culturale che ruoti intorno al terremoto, attraverso l’organizzazione di congressi nazionali, eventi e appuntamenti che creino un’economia stabile nella nostra città”.