Recuperati altri due rostri della battaglia delle Egadi

Sono in totale 25 i reperti individuati nello specchio d’acqua dove si consumò lo scontro tra romani e cartaginesi nel 241 avanti Cristo

di Redazione

25 Agosto 2021

Il mare delle Egadi restituisce altri rostri risalenti alla storica battaglia tra romani e cartaginesi. Ieri mattina la Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana, diretta da Valeria Li Vigni, ha effettuato il recupero dei rostri cosiddetti 21 e 22. Quest’ultimo, verosimilmente punico, era stato già individuato da Sebastiano Tusa e porta a venticinque il numero dei rostri ad oggi rintracciati nello specchio d’acqua che ha visto svolgersi la famosa battaglia delle Egadi del 241 avanti Cristo.

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Rostro a bordo della Hercules

Un altro rostro era stato individuato prima di Ferragosto, a 80 metri di profondità al largo di Levanzo, in un tratto di mare che già in passato aveva visto analoghi rinvenimenti. Continua, dunque, a dare frutti il progetto ideato e avviato anni fa dall’archeologo scomparso, che sta proseguendo con nuovo slancio.
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Il rostro 21

Il recupero dei due rostri, come anche la documentazione del carico del relitto che si trova a 90 metri di profondità, è stato effettuato con l’utilizzo della Hercules, la nave di ricerca e indagine oceanografica della Rpm Nautical Foundation, organizzazione statunitense no-profit nata con lo scopo di sviluppare la ricerca archeologica subacquea e al fianco della Regione Siciliana nella ricerca in mare. Il delicato e impegnativo lavoro subacqueo – spiegano dalla Regione – è stato realizzato con la collaborazione degli specialisti italiani di immersioni profonde della Sdss.
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Uno dei rostri recuperati

La catalogazione, sulla base dei filmati subacquei, ha inoltre mostrato nel relitto profondo individuato da qualche giorno nell’area limitrofa, la presenza di differenti tipologie di anfore a testimonianza del trasporto di diversi prodotti: vino, garum – una salsa liquida di interiora di pesce e pesce salato che gli antichi romani aggiungevano come condimento a molti piatti -, grano. I due rostri, collocati dopo il recupero nell’area della Soprintendenza del Mare all’interno dello Stabilimento Florio di Favignana, una volta che saranno desalinizzati e restaurati, verranno esposti al museo nell’area dedicata alla Battaglia delle Egadi.
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Sebastiano Tusa

“Prosegue con successo la collaborazione con le organizzazioni internazionali alla ricerca di testimonianze che documentano la presenza di reperti sui fondali marini. L’attività della Soprintendenza del Mare – sottolinea l’assessore regionale ai Beni culturali, Alberto Samonà – continua ad arricchire il mosaico dei ritrovamenti archeologici siciliani in una stagione di grande fermento ed entusiasmo per i risultati conseguiti”. “Il mare delle Egadi – evidenzia la soprintendente del Mare, Valeria Li Vigni – continua a fornire formidabili osservazioni sulla Battaglia delle Egadi, che contribuiscono a farci scrivere importanti pagine di storia”.