◉ CATANIA
Tra mito, scienza e arte: al via i lavori per il Museo dell’Etna nell’ex ospedale
Concepito come spazio di socialità, sarà caratterizzato da un percorso espositivo che sviscera i diversi aspetti legati al vulcano. Previsti videomapping, giochi di luce, proiezioni immersive e una grande corte coperta che sarà spazio aperto alla città
17 Novembre 2023
Sarà come fare un viaggio dentro e fuori il vulcano, tra condotti magmatici e voli sopra i crateri fumanti. Al via i lavori per la realizzazione del Museo dell’Etna, che nascerà all’interno del padiglione San Marco dell’ex ospedale Vittorio Emanuele, a Catania. Ieri la consegna dei lavori con il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, accompagnato dall’assessore alle Infrastrutture, Alessandro Aricò e dal sindaco Enrico Trantino, che saranno effettuati dal raggruppamento temporaneo di imprese, costituito da Consorzio Stabile Medil Scpa e Icoser Srl di Benevento, che si è aggiudicato l’appalto per un importo complessivo di quasi 12 milioni di euro.

Render della corte interna del museo
Le opere – fanno sapere dalla Regione – prevedono il restauro, la rifunzionalizzazione e l’allestimento della struttura museale. Gli interventi partiranno alla fine del mese di novembre e dovranno essere completati entro 30 mesi dall’avvio del cantiere. La progettazione del Museo dell’Etna è stata curata dallo studio di architettura Guicciardini & Magni di Firenze, vincitore della procedura pubblica curata dal dipartimento regionale Tecnico tramite il Genio civile etneo, così come la gara per l’affidamento dei lavori.
Concepito come spazio di socialità, il museo sarà caratterizzato da un percorso espositivo che sviscera i diversi aspetti legati alla “Muntagna”, da quelli scientifici a quelli mitologici, artistici e antropologici e prevede sei settori: “L’Etna tra scienza e mito”; “L’uomo e il vulcano”; “Musica, letteratura e cinema”; “Gli aspetti naturalistici”; “Osservando il vulcano”; “Usi e costumi del territorio etneo”.

Render di una delle sale espositive
Le due corti interne, “La corte del vulcano” nell’ala est e “La corte dei liotri” nell’ala ovest, costituiranno i fulcri espositivi del museo. Nella prima verrà realizzato un modello sospeso del vulcano con videomapping e giochi di luce che mostreranno i processi che avvengono all’interno dei condotti magmatici, mentre tappeti interattivi riprodurranno lo scorrimento di un fiume lavico; la seconda vedrà l’installazione interattiva “In volo sul paesaggio etneo”: un pavimento con video led simulerà un volo sopra l’Etna, in alto ci sarà un’installazione con piccoli “liotri” sospesi (il “liotru” è l’elefante simbolo di Catania), mentre sulle pareti verranno realizzate multiproiezioni immersive con immagini del paesaggio etneo.
La grande corte interna del museo, con una copertura leggera in acciaio e vetro, sarà uno spazio aperto alla città. L’edificio, nella parte superiore, sarà rivestito da una nuova “pelle” che si ispira alla muratura a vista in mattoni e pietra lavica dell’ex Monastero dei Benedettini. Nelle ore serali, il rivestimento sarà illuminato con una luce calda e morbida, dall’intensità regolabile a seconda degli eventi, diventando una lanterna che irradia la propria luce sulla città.

La consegna dei lavori del Museo dell’Etna
Presenti alla consegna dei lavori anche il prefetto Maria Carmela Librizzi; il rettore dell’Università di Catania Francesco Priolo; la presidente Lina Scalisi e il direttore Gianni Latino dell’Accademia di Belle Arti e la soprintendente ai Beni culturali, Donatella Aprile. Sono intervenuti, inoltre, il dirigente generale del dipartimento regionale tecnico, Duilio Alongi; l’ingegnere capo del Genio civile di Catania, Gaetano Laudani; il direttore amministrativo del Policlinico “G. Rodolico – San Marco”, Rosario Fresta.

Il presidente Schifani e il sindaco Trantino alla consegna dei lavori
“Oggi – ha detto il governatore Schifani – compiamo un altro decisivo passo avanti nella riconversione in polo culturale di questo ex presidio ospedaliero, già avviata dal precedente governo. La Regione è protagonista di un intervento che trasforma un edificio storico in una struttura museale all’avanguardia di oltre settemila metri quadrati. Valorizzeremo così l’eccezionale patrimonio rappresentato dal vulcano attivo più alto d’Europa, facendo del nuovo museo un punto di riferimento per catanesi, siciliani e turisti”.
“Nel cuore più antico del nostro centro storico, nei pressi di Montevergine, dopo la nuova piazza al posto dell’ex ospedale Santa Marta, – ha sottolineato il sindaco Trantino – si prosegue con una nuova stagione di rigenerazione urbana che, con la regia del Comune, coinvolge anche l’Università e l’Accademia di Belle Arti, per realizzare nuovi insediamenti produttivi e culturali che guardino ai giovani e al futuro”.