A Segesta pronta a partire una nuova stagione di scavi
Installati pannelli che contengono ricostruzioni e immagini dei ritrovamenti. Proseguono le indagini nell’Agorà e i restauri nell’area dell’Acropoli. Sottoscritte convenzioni con le università di tutto il mondo
di Redazione
2 Maggio 2022
Gli scavi archeologici tornano a essere protagonisti a Segesta, mentre un nuovo sistema di pannelli arricchisce il parco archeologico, in corrispondenza delle aree visitabili. Pronta a ripartire la missione archeologica del Laboratorio Saet della Scuola Normale di Pisa, guidata da Anna Magnetto, con le indagini sul versante sudorientale dell’Agorà, dove lo scorso anno è stato riportato in luce un importante spazio pubblico dedicato ai giovani.
Le informazioni su questo ritrovamento – fanno sapere dalla Regione – provengono anche da una iscrizione posta alla base di una statua, conservata nel luogo, che ricorda il nome e le opere di un noto personaggio segestano, Diodoro figlio di Tittelo, che era stato ginnasiarca e aveva, a sua volta, finanziato la costruzione di un edificio per i giovani della città. Lo stesso personaggio aveva dedicato alla sorella Uranìa, sacerdotessa di Afrodite, una statua che riporta un’iscrizione ben conservata e leggibile; statua rinvenuta nel XVII secolo nel tempio dorico, ed oggi esposta nel nuovo Antiquarium di Segesta. Prosegue, ancora, nell’area dell’Acropoli Sud l’intervento di restauro dei pavimenti marmorei e degli intonaci parietali che erano stati rimessi in luce, durante lo scorso mese di luglio, nella “Casa del Navarca”. Questa zona sarà presto aperta al pubblico, grazie anche ai nuovi percorsi che sono stati realizzati sotto la guida dell’archeologa Rossella Giglio, direttrice del Parco archeologico, andata in pensione dall’1 maggio. E sono le nuove convenzioni sottoscritte con università di tutto il mondo, che annunciano una stagione molto interessante. Stanno per avviarsi i nuovi scavi della missione dell’Università di Ginevra e dell’Università di Tucson, in Arizona, che indagheranno l’area di contrada Badia. Nuove ricognizioni sul percorso delle fortificazioni saranno realizzate dalle Università di Berlino (Freie) e Università di Viterbo (Tuscia) mentre al Santuario di Mango scaverà l’Università di Palermo. Nuovi cantieri di scavo anche nel territorio di Salemi dove si opererà su due siti: a San Miceli tornerà a scavare la Andrews University del Michigan, mentre nel sito di Mokarta parte una nuova missione targata Università di Bologna e Cnr. I nuovi pannelli realizzati sotto il coordinamento scientifico di Rossella Giglio, contengono ricostruzioni e immagini dei ritrovamenti con una breve sintesi della storia del sito in doppia lingua: italiano e inglese. Un pannello presenta la mappa del territorio ed uno, in prossimità del teatro, riassume la storia recente degli spettacoli. È l’ultimo atto compiuto dalla direttrice del Parco, che ha lasciato la gestione ad interim all’architetto Luigi Biondo, attuale direttore del Museo Riso. “Sotto la direzione della dottoressa Giglio – sottolinea l’assessore regionale ai Beni culturali, Alberto Samonà – il Parco archeologico di Segesta ha conosciuto una interessante stagione di rilancio di tutte le attività, sia quelle di ricerca che di miglioramento del sito e di ampliamento dell’offerta culturale. Sono certo che la sua competenza scientifica continuerà a sostenere l’azione di valorizzazione di questo sito che ha ancora moltissimo da restituirci sulla popolazione che vi abitò”.