Dai ritratti del Novecento al violino nella basilica, Catania e Acireale al quarto weekend

Nel capoluogo si aggiunge la pinacoteca Sciavarrello e una visita straordinaria alla bottega dei Fratelli Napoli, maestri del teatro dei pupi. Si sale a San Nicola L’Arena e si scoprono le Stanze in Fiore. Nella basilica di San Pietro e Paolo di Acireale concerto al tramonto del violinista Sebastiano Battiato

di Redazione

21 Ottobre 2022

Nel capoluogo si aggiunge la pinacoteca Sciavarrello e una visita straordinaria alla bottega dei Fratelli Napoli, maestri del teatro dei pupi. Si sale a San Nicola L’Arena e si scoprono le Stanze in Fiore. Nella basilica di San Pietro e Paolo di Acireale concerto al tramonto del violinista Sebastiano Battiato

di RedazioneAlcune sorprese e parecchi ritorni: il quarto e penultimo weekend delle Vie dei Tesori a Catania e Acireale aggiunge infatti – domani e domenica – una pinacoteca nascosta nel cuore del centro storico, la collezione di Nunzio Sciavarrello dedicata ai ritratti (e autoritratti) dei grandi del ‘900; una visita straordinaria (solo domani dalle 16,30 alle 18,30) al laboratorio e al teatro dei Fratelli Napoli, la memoria storica dell’Opera dei pupi in città. E, raggiungendo Acireale, la visita alla luce delle candele alla seicentesca Santa Maria Maddalena; un recital del violinista Sebastiano Battiato e un laboratorio di ceramica per bambini con la guida degli archeologi (qui il programma completo).

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La pinacoteca Sciavarrello

La pinacoteca Sciavarrello è nata dalla passione del pittore, incisore e scenografo originario di Bronte ma catanese di adozione. Chiese agli amici artisti di donare un ritratto o un autoritratto: la risposta fu enorme e nacque in poco tempo la pinacoteca che oggi si trova nella ex chiesa di San Michele Minore: vi troverete i lavori di Guttuso, Di Bartolo, Fiume, Romano, Consagra, Maccari, e tanti altri. Sarà visitabile questo e il prossimo weekend.
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Visita al laboratorio dei Fratelli Napoli

Solo domani invece aprirà le porte straordinariamente la bottega dei Fratelli Napoli, fondata nel 1921 e giunta alla sua quarta generazione, visto che tutta la famiglia lavora nell’Opra: vi spiegheranno come nascono e si muovono i pupi, che sono veramente un mondo a parte. E visto che la bottega è in via Reitano, sarete a due passi da Castello Ursino che, da quando fu costruito da Federico II, ha sempre resistito ad ogni calamità: è tra i luoghi più amati del festival, la visita è straordinaria. Come lo è anche quella al Bastione degli Infetti sulla collina di Montevergine.
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Società Storica Catanese

Per gli altri luoghi c’è solo l’imbarazzo nella scelta, a partire dal un grande must visto che ritorna il famoso camminamento che conduce su fino alla sommità della Chiesa di San Nicolò L’Arena, a 66 metri d’altezza. Affidatevi agli studenti per visitare l’Istituto Ardizzone Gioeni con il suo chiostro neogotico o magari entrate alla Società storica catanese: la “stanza dei re” raccoglie documenti dal 1916 al 1945. E se raggiungerete piazza Scammacca, troverete un bellissimo esempio di rigenerazione urbana di un intero quartiere (senza contare i sapori diversi!). Anche Le Stanze in fiore sono una scoperta: un grandissimo giardino botanico che abbraccia una villa storica, con piante tropicali e sculture contemporanee; visitarle è un tour di  sensazioni, per grandi e piccini, si possono scoprire le specie o seminare il nuovo orto.
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Bosco di Trecastagni

I dintorni saranno una sorpresa ripetuta (a partire dal giro in barca di domenica lungo il waterfront): a Aci Trezza dove si va sul percorso dei viaggiatori del Gran Tour ma si visitano (solo domani) anche i cantieri Rodolico dove nascono le barche; ultima possibilità (domani alle 10,30 e alle 16) per visitare il giardino roccioso di lava progettato dal paesaggista Paternò del Toscano a Sant’Agata Li Battiati. A Montatagrande, a 615 metri d’altezza, a Trecastagni si va per filari e frutteti e si accarezzano le asinelle di famiglia; a Viagrande si visitano anche gli ambienti agricoli di quella che fu la residenza di campagna dei marchesi di San Giuliano, oggi un relais, oppure si entra a Villa Di Bella per ammirare i bozzetti di Zeffirelli per Cavalleria Rusticana.IL FESTIVAL A ACIREALE
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Sebastiano Battiato

Anche Acireale si prepara al penultimo weekend di sorprese: unica possibilità, domenica alle 11, per capire come si lavorava anticamente l’argilla: alla Biblioteca per ragazzi Maria Grazia Cutuli, dentro Villa Belvedere, gli archeologi di Stoà Sicula insegneranno ai più piccoli le tecniche antiche per modellare la creta. Bambini e ragazzi alla fine porteranno con sé l’oggetto che hanno creato. Se invece raggiungerete la basilica di San Pietro e Paolo, domani al tramonto, verrete avvolti dalle note del violino di Sebastiano Battiato che ha accompagnato spesso Il Volo, Andrea Bocelli e Morgan.Poi si ritorna nell’ex convento Batia dell’Arcangelo Gabriele dove si passeggia nel palmento e nella cantina intatti dal 1887. E non mancherà di intrigare anche un mestiere antico come è quello dei nevaroli: Franco Patanè, mastro gelataio aprirà le porte del suo laboratorio per spiegare come un tempo nascevano le granite, tanto amate nei salotti nobiliari settecenteschi.
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San Benedetto ad Acireale

E come non lasciarsi incantare dalla visita al lume delle candele dell’austera chiesa di Santa Maria Maddalena, che sarà visitabile soltanto questa domenica e la prossima: le foto ne racconteranno la storia di fine ‘600, nella cripta sono ancora visibili gli antichi colatoi. Senza dimenticare gli altri siti: la biblioteca Zelantea con i suoi 250 mila volumi, incunaboli, manoscritti, edizioni rare; la chiesa di San Benedetto con le rifiniture in oro sulle pareti e sul soffitto; l’antichissima Sant’Antonio di Padova dove si salirà sul campanile e sarà anche possibile suonare le campane. Infine, il presepe in stile partenopeo, con ben 150 personaggi tra le caratteristiche rovine pompeiane; e il Museo del Carnevale dove ogni singolo pezzo, maschera, calco, prevede la lunga opera dei maestri.Per informazioni telefonare allo 091 8420004, tutti i giorni dalle 10 alle 18.