◉ IL FESTIVAL
Dal Duomo di notte alle grotte-museo, primo weekend a Ragusa e Scicli con Le Vie dei Tesori
Nel capoluogo apre per la prima volta al pubblico la casa museo della Beata Schininà, fondatrice delle suore del Sacro Cuore di Gesù, si scopre l'Antico mercato e il convento dei Cappuccini. A Scicli si ritorna nel Parco archeologico di Chiafura e si sale sul campanile di San Giovanni
di Redazione
6 Ottobre 2023
Un filo rosso sulla via della devozione: a Ragusa apre le porte la casa museo della Beata Schininà, unica Beata della provincia e fondatrice delle suore del Sacro Cuore di Gesù; e si entrerà in notturna (domenica, 8 ottobre, dalle 20.30 alle 22.30) nel Duomo addormentato, scoprendo la Cona di San Giorgio in tutto il suo fascino silenzioso. Sarà un’occasione unica, perché poi sarà possibile soltanto l’ultimo giorno del festival, domenica 22. A Scicli si potrà invece camminare tra le grotte di Chiafura, osservando dall’esterno gli ambienti che sembrano esser rimasti intatti dall’abbandono degli abitanti, a fine anni ‘60.

Ragusa, Casa Museo Beata Schininà
Le Vie dei Tesori ritornano dunque a Ragusa e Scicli, aprendo una ventina di luoghi, alcuni inediti, a cui si aggiungono passeggiate ed esperienze. Nel primo weekend di programmazione – 7 e 8 ottobre, poi altri due fine settimana fino al 22 ottobre – il programma è composito e pieno di proposte, costruito con Unicredit come main sponsor e con la collaborazione di Poste Italiane, in sinergia con Regione, Atenei, Comuni, Diocesi, gestori privati, istituzioni dello Stato, proprietari di palazzi nobiliari. Quest’anno le Vie dei Tesori riaccoglie il progetto satellite Terre dei Tesori: aprono cantine, vigneti, frantoi, caseifici, vivai, in collaborazione con l’Assessorato regionale all’Agricoltura.
IL WEEKEND A RAGUSA

Ragusa, Duomo di San Giorgio
Su iniziativa de Il corno francese blu, a Ragusa domenica dalle 20,30 alle 22,30, aprirà in notturna il Duomo, ma un altro luogo da non perdere (alla luce del giorno) sarà il campanile della cattedrale di San Giovanni Battista, alto 50 metri, raggiunto dopo essersi inerpicati per 129 gradini. L’attesa è tutta per la casa museo dell’unica Beata di Ragusa, la nobile Maria Schininà Arezzo che si spogliò dei suoi averi per dedicarsi ai poveri: è la fondatrice delle suore del Sacro Cuore di Gesù. All’interno dei suoi appartamenti originali è stato realizzato un museo che racconta la vita della religiosa, e comprende anche la cappella di inizi ‘900, dove sono conservate le spoglie della Beata.
Altre due novità sono il complesso dell’Antico Mercato dove sono state ricostruite le botteghe artigianali di una volta; e l’antico convento seicentesco dei Cappuccini di Ibla: le celle dei monaci trasformate in hotel; la biblioteca, in sala studio; lo scriptorium, nella Scuola di alta cucina mediterranea Nosc; l’antico cenobio proporrà un’esperienza (domani alle 11 e alle 18 e domenica alle 11), Quel che passa il convento, sui piatti della cucina “povera” di una volta. E domani alle 22, raggiungendo il Parco Giovanni Paolo II, si potrà ascoltare il suono dei TetraSaxQuartet.

Ragusa, campanile della Cattedrale di San Giovanni
Sarà un’occasione imperdibile anche per visitare chiese altrimenti serrate: dagli affreschi medievali sopravvissuti di Santa Maria delle Scale, alle tombe dei nobili ragusani e alla cappella degli Arezzo di Donnafugata nella gotica San Francesco all’Immacolata, a Ibla; dall’antichissima chiesa della Maddalena, alla chiesa dell’Annunziata, nella Ciudecca ebraica, ricostruita grazie al barone Battaglia di Torrevecchia, che la volle collegata al suo palazzo tramite un passaggio personale; la chiesa del Santissimo Ecce Homo con le vetrate istoriate da Duilio Cambellotti nel 1956, la chiesa di Santa Maria dell’Itria che fu sede dei Cavalieri di Malta, e le Santissime Anime del Purgatorio il cui campanile poggia su un tratto delle mura bizantine del castello di Ragusa. Salendo la sua scenografica scalinata, scoprirete che palazzo Arezzo di Trifiletti custodisce la memoria intatta di uno dei casati più antichi dell’intera Sicilia. Domenica alle 17, la passeggiata alla scoperta della festa di Ragusa: la processione di San Giorgio. E sempre domenica, Ragusa si potrà anche raggiungere comodamente in pullman da Palermo.
IL WEEKEND A SCICLI

Scicli, le grotte di Chiafura
In stretta collaborazione con la Pro Loco nasce una bellissima edizione molto legata al territorio. A Scicli si punta molto sulla riapertura Parco Archeologico di Chiafura, le antiche grotte abbarbicate al costone di San Matteo, abitate fino agli anni Sessanta, molto simili ai Sassi di Matera. E’ stata sempre abitata, Chiafura, ma nel ‘700 vi si trasferirono famiglie poverissime, diventò quasi un ghetto: il “caso” scoppiò nel 1959, ben dopo la guerra, quando Renato Guttuso, Carlo Levi, Pier Paolo Pasolini e la stampa internazionale ne raccontarono le condizioni invivibili, senza acqua corrente né luce: Chiafura e i suoi abitanti finirono in Parlamento e fu varata la Legge Aldisio sull’edilizia popolare. Chiafura fu sfollata, ma visitarla oggi è ancora un’esperienza, tra grotte abbandonate, il nerofumo dei bracieri, i ricoveri degli animali.

Antica Farmacia Cartia
Poi si entrerà nei palazzi nobiliari musei di se stessi, nell’antica farmacia Cartia che sembra essere rimasta all’800, tra bilancini, albarelli, pozioni, provette, preparazioni dai nomi magici; un altro museo spontaneo, dentro la chiesa di san Vito, dedicato alle “carcare”, le antiche fornaci; al Museo del costume e della cucina, profondamente legato al territorio e al “famoso” cioccolato. Al complesso di San Giovanni Battista si seguirà il percorso delle monache benedettine, e ci si potrà affacciare dalle gelosie della clausura e si salirà ancora fino ad arrivare alle antiche campane. Si visitano la chiesetta rupestre della “Scalilla” e Santa Teresa, sorta di bomboniera rococò. E infine Palazzo Spadaro con i balconi a mensoloni e il ponticello, detto “degli innamorati”, ma soprattutto con la bella collezione del Gruppo di Scicli, con in testa gli artisti Piero Guccione e Franco Sarnari.
Per informazioni e coupon visitare il sito www.leviedeitesori.com.