◉ TURISMO
Enna si mette in vetrina con Le Vie dei Tesori: tre weekend fra visite, passeggiate ed eventi
Il festival arriva per la terza volta nel capoluogo, nei tre fine settimana dal 16 settembre all'1 ottobre. Si visiteranno per la prima volta un’autentica torre di guardia, una neviera a Pergusa, uno degli antichi pozzi della città e il giardino segreto della Soprintendenza. Si salirà sulla torre campanaria di un convento abbandonato per un programma che rende omaggio alla devozione della città, entrando nel cuore delle Confraternite. Si scopre anche una rara mummia
12 Settembre 2023
Si visiterà per la prima volta la Torre di guardia di Santa Maria del Popolo dove è esposta la “campana del demone” che, racconta la leggenda, scacciava tempeste e spiriti maligni. Si scoprirà come in un’isola assolata ci sono “neviere” superstiti; si entrerà nel giardino segreto all’italiana della Soprintendenza e ci si lascerà affascinare dal sogno liberty di un barone mecenate.
Enna è straordinaria, non si potrà mai esser certi di conoscerla fino in fondo: Le Vie dei Tesori sono partite dalla fascinazione dei luoghi, ma anche dalla devozione dei cittadini; ecco che questa terza edizione del festival – dopo il debutto entusiasmante del primo anno, consolidato nel secondo – può essere facilmente declinata sulla storia delle Confraternite più antiche, ma anche dei luoghi più nascosti che vengono restituiti alla comunità.

Le Vie dei Tesori, la mappa delle città di settembre
Quindici siti visitabili, cinque esperienze e sei passeggiate d’autore, una visita teatralizzata in un palazzo liberty, eventi, spettacoli e degustazioni: un programma immenso che prende il via sabato 16 settembre e cammina, sabato e domenica, fino all’1 ottobre. Tre weekend per un nuovo festival di “riappropriazione della bellezza” che racconta l’intera Isola: dieci città in questa prima tranche (con Enna, Caltanissetta, Bagheria, Termini Imerese e Corleone, Messina, Alcamo, Trapani, Marsala e Mazara del Vallo); dal 7 al 22 ottobre altre cinque città (Ragusa, Scicli e Noto; Sciacca e Carini); e Palermo e Catania per tutto il mese di ottobre. Un progetto che si anima della narrazione collettiva, della voglia di riappropriazione dei cittadini, della partecipazione di centinaia di giovani che si uniscono alla squadra di organizzatori, narratori, giornalisti. Le Vie di Tesori ogni anno generano una ricaduta economica, in termini di indotto turistico, nelle città che attraversano: come certifica l’Otie, Osservatorio turistico delle economie delle Isole, nell’ultimo anno (2022), la ricaduta è stata di oltre 192 mila euro nei tre weekend. Complessivamente l’anno scorso la Sicilia ha avuto un indotto di oltre 6 milioni di euro.
L’edizione di Enna è stata presentata questa mattina all’Urban center, all’interno del Museo delle Confraternite. Sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco Maurizio Dipietro, il presidente della Fondazione Le Vie dei Tesori, Laura Anello, e Antonio Messina, che ha curato il programma del festival a Enna. Presente, inoltre, la responsabile dell’Area Retail di UniCredit per Caltanissetta ed Enna, Nicoletta Pellegriti.
IL PROGRAMMA

Chiesa delle Anime sante
Arrampicata sui monti Erei, Enna sembra piccina e invece è tra i trenta comuni più estesi del Paese: Le Vie dei Tesori sono arrivate felici due anni fa e già dal debutto è stato un inebriante successo. Per questa terza edizione a Enna è stato messo insieme un programma che punta su visitatori e turisti, certo, ma pensa soprattutto ai cittadini a cui vengono riconsegnati o comunque presentati, luoghi solitamente inaccessibili, terrazze affacciate sulla Sicilia, chiese inattese; e collezioni di manoscritti, visite a cripte nascoste, leggende e spettacoli. E proprio a Enna la collaborazione con il Comune e la Diocesi è al centro del progetto: il programma porta alla ribalta pieghe importanti legate al lavoro delle Confraternite e al culto della Settimana Santa.
Si parte dal simbolo, dal Castello di Lombardia che apre i tre grandi cortili, la Torre dell’harem e la Torre Pisana, da dove si ottiene un panorama mozzafiato su tutta la Sicilia. Poco lontano, le Sette Stanze misteriose, ancora oggi fonti di aneddoti e leggende, dove riecheggeranno le bombe del ’43 visto che furono usate come rifugio antiaereo. Entrando in città, ecco l’Archivio Storico comunale che conserva la memoria, soprattutto del periodo pre e post Unità, e del Regime: per il festival si potrà consultare – in esclusiva e a fianco di un esperto – una selezione di documenti.
Le chiese sono tante, ma di ognuna verrà svelato un aspetto particolare: dalla visita inedita al convento abbandonato e alla chiesa di San Benedetto (oggi Santuario di San Giuseppe), dove meraviglia il prezioso paliotto argenteo del 1768 di Vincenzo Natoli, restaurato; e dove si salirà per la prima volta sulla torre campanaria. Poi la chiesa e il convento di Montesalvo, ancora abitato dai frati francescani, che conserva in una piccola cappella con i colatoi, l’unica mummia di Enna (sino ad oggi conosciuta) del Venerabile Padre Angelo Lo Musico da Caltagirone che nel 1594 divenne guardiano del convento; sul sagrato un cippo di pietra indica l’Umbilicus Siciliae, il “centro” ideale dell’isola.

Museo delle Confraternite
Un viaggio nel mondo silenzioso delle Confraternite ennesi: a partire dal museo multisensoriale appena inaugurato, alle stanze di solito non accessibili dell’Addolorata, fino alle “mazze d’argento” custodite dall’Arciconfraternita delle Anime Sante del Purgatorio. Poi l’antico pozzo misterioso della chiesa di Santa Maria la Nuova, unico superstite in un ambiente pubblico; le tele restaurate e riposizionate di San Michele Arcangelo che l’anno scorso aveva riaperto dopo cinque lustri di silenzio. Un passaggio da Palazzo della Cultura e una sosta nel giardino segreto all’italiana, custodito dalla Soprintendenza.
Ed eccoci a palazzo Militello, uno dei tesori meglio nascosti di Enna: un trionfo di vetrate, mosaici, nastri, fiori, arabeschi, putti, modanature, soffitti a cassettoni, tutto nato dalla straordinaria inventiva di Salvatore Gregorietti (che vi lavorò con i figli), fortemente voluto nel 1932 dal barone Giuseppe Greca Militello innamorato degli ornati della scuola di Basile. Ci sarà spazio anche per una visita teatralizzata.

Torre di Federico
Le torri: quella ottagonale di 27 metri, avvolta da leggende esoteriche, è detta di Federico, per l’incerta attribuzione a Federico II di Svevia o a Federico d’Aragona: con il Castello di Lombardia è tra i luoghi scelti da Italia Romanica, il nuovo percorso di valorizzazione del preciso periodo storico che in Sicilia coincide con l’arabo normanno. Le Vie dei Tesori, Fondazione Isola del Romanico della Sardegna e la Fondazione Lemine di Bergamo collaborano aprendo e narrando un centinaio di siti nelle tre regioni.
Durante il festival si visiterà per la prima volta la Torre di guardia di Santa Maria del Popolo, parte dell’antico sistema difensivo, dove è esposta la “campana del demone” che, racconta la leggenda, scacciava tempeste e spiriti maligni. Tra le esperienze da non perdere, il percorso letterario sulle tracce dello scrittore ennese Nino Savarese e la spiegazione di due esperti (Pietro Colletta e Federico Emma) della rarissima Storia veridica dell’inespugnabile città di Castrogiovanni, redatta nel 1754 da Padre Giovanni dei Cappuccini; una visita esclusiva a un’antichissima neviera a Pergusa con la proiezione di un documentario di Nello Correale; e un’altra alla bottega del maestro restauratore del legno Angelo Scalzo. Per i più piccoli è anche pronta una caccia al tesoro per riscoprire la città.
LE PASSEGGIATE

Giardino segreto della Soprintendenza
Si visiterà il cimitero monumentale di Enna, si raggiungerà la Riserva naturale vicino Pergusa, si scopriranno le grotte tra le rocce del Castello di Lombardia e si seguirà la Via Sacra sulle orme dei pellegrini; e nella riserva Rossomanno-Grottascura-Bellia, si capirà cosa sono le rocce “ballerine”. Ritorna a Enna il “mummiologo” Dario Piombino Mascali che condurrà un percorso insolito, spiegando il culto dei morti, le regole e le tecniche per l’imbalsamazione, ma anche i rituali e le storie: l’anno scorso la visita andò sold out in poche ore. Tre le degustazioni: promette sapori e profumi quella al baglio del casaro Paolo Cappa che a Calderai produce il Piacentinu Dopo; ci si calerà tra i segreti rivelati raccogliendo il filo della tradizione monastica di Montesalvo recuperata dai giovani cuochi della scuola dei mestieri di Enna.

Torre di guardia di Santa Maria del Popolo
A Villa Zagaria, oggi Libero Consorzio Comunale, il campo di germoplasma che raccoglie e conserva le varietà olivicole di tutti gli Stati del mondo che coltivano l’Olea europaea. Tra gli eventi, un Plauto portato in scena dai giovani dell’Inda, una Euridice della compagnia dell’Arpa, primo passo verso le Demetriadi; note jazz al tramonto sul lago di Pergusa, e per una visita esclusiva a Palazzo della Cultura; i tamburi ancestrali di Davide Campisi sotto le stelle nel chiostro dell’ex convento dei Cappuccini.
Per informazioni visitare il sito www.leviedeitesori.com.