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Riapre integralmente dopo dieci anni il Museo archeologico di Centuripe
Oltre il ritratto marmoreo di Augusto, in mostra reperti mai esposti prima provenienti da precedenti campagne di ricerca e da scavi recenti. Esposte anche le collezioni comunali raccolte nei primi decenni del secolo scorso, con donazioni e recuperi
di Redazione
6 Giugno 2024
Un patrimonio archeologico che si arricchisce dei reperti provenienti dagli scavi più recenti e anche di molti oggetti recuperati durante precedenti campagne, prima non esposti per motivi di spazio. È pronto a riaprire interamente, dopo dieci anni di attesa, il Museo archeologico di Centuripe. L’inaugurazione venerdì 7 giugno alle 17. In mostra le collezioni comunali raccolte nei primi decenni del secolo scorso, con donazioni e recuperi decontestualizzati, e quanto proviene da scavi regolari eseguiti a partire dal 1951, in collaborazione fra la Soprintendenza di Siracusa, allora competente per territorio, e l’Istituto di Archeologia dell’Università di Catania.
A pochi anni dal rientro della celebre Testa di Augusto, considerato dagli storici il più bel ritratto dell’imperatore ritrovato in Sicilia, il museo del borgo ennese si potrà visitare nella sua integrità. La precedente esposizione, inaugurata nel 2000, era essenzialmente limitata all’esposizione di un ricco complesso di sculture rinvenuto nell’area dell’edificio di età romana, identificato come sede degli Augustales, ed una parte delle collezioni comunali e i corredi di alcune delle tombe scavate nel 1968 nella necropoli arcaica di contrada Piano Capitano.
La cerimonia di inaugurazione si svolgerà nella sala convegni del Museo (Sala Minissi), alla presenza di rappresentanti delle istituzioni culturali regionali e nazionali, storici, ricercatori e archeologi.
La riapertura del Museo di Centuripe è frutto di una sinergia tra l’assessorato regionale ai Beni Culturali, il Parco archeologico di Catania e della Valle dell’Aci e il Comune di Centuripe. “Il museo è un fiore all’occhiello dell’offerta culturale siciliana che meritava la giusta attenzione, – dichiara l’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato – esso è infatti un museo unico in Sicilia sia per l’alto valore delle opere che custodisce sia perché è uno dei rari casi in cui le collezioni provengono esclusivamente da scavi e ritrovamenti locali a testimonianza del valore archeologico dell’antica Kentoripa”.
Soddisfatto anche il sindaco di Centuripe, Salvatore La Spina che sottolinea come il risultato sia stato raggiunto grazie a una “seria e costruttiva collaborazione tra gli enti. Sono convinto che se si opera per il bene comune – dice il sindaco – con determinazione e in modo incondizionato gli obiettivi si raggiungono”.
Parole condivise dal direttore del Parco archeologico Giuseppe D’Urso, che aggiunge: “Tanto c’è da fare per la riqualificazione della struttura museale sia attraverso progetti già in cantiere sia con altri da approntare. Da incentivare anche le iniziative per l’ampliamento espositivo attraverso il rientro, dopo la testa marmorea di Augusto, di altri importanti reperti, come i rari vasi centuripini, che per varie vicissitudini sono custoditi altrove”.