Tesori sepolti nel cuore di Catania, affiorano tracce di un edificio e una grande galleria
Durante i lavori di riqualificazione in piazza cardinale Pappalardo trovate anche ceramiche medievali, tra le quali il fondo di una scodella che riporta dipinto uno stemma, probabilmente quello del Casato d’Aragona. Scoperto un tunnel parte del sistema delle difese medievali della città
di Redazione
18 Luglio 2023
Un grande edificio rettangolare con ceramiche medievali, una galleria alta più di tre metri e ancora tracce di altre case e un banco lavico naturale. Sono sorprendenti le testimonianze archeologiche sono venute alla luce durante i lavori di riqualificazione della piazza cardinale Pappalardo (ex piazza Duca di Genova) a Catania. Sebbene le ricerche siano ancora in corso, – fanno sapere dalla Regione – la Soprintendenza ai Beni culturali di Catania ha già fatto un primo bilancio delle scoperte e, in accordo con l’amministrazione comunale, ha predisposto l’avvio di una sorveglianza archeologica che è già diventata uno scavo sistematico, in concomitanza con gli interventi di risistemazione urbana che proseguiranno seppure con le necessarie modifiche rispetto al progetto originario.
Nell’area meridionale della piazza sono venute in luce le strutture di un grande edificio rettangolare, con vani pavimentati a calce datati da ceramiche medievali risalenti a un periodo che si aggira tra il 12esimo e il 14esimo secolo, tra le quali il fondo di una scodella che riporta dipinto uno stemma, forse quello del Casato d’Aragona.A sud di questo edificio – spiegano dalla Regione – è stata scoperta una galleria costruita con murature molto robuste e volta a botte, alta più di tre metri e larga circa due metri e mezzo, che è stata seguita in direzione ovest per circa venti metri. Questa galleria, cui si accede da un vano con volta a crociera, è oggi quasi completamente sepolta da sedimenti di ogni epoca, ma uno strato isolato al suo fondo ha restituito materiali basso medievali, i più antichi dei quali risalgono alla prima età normanna. È probabile che questa galleria facesse parte del sistema delle difese medievali della città sul lato di mare, e venne poi inclusa nei rifacimenti delle stesse mura voluti da Carlo V nella metà del 16esimo secolo.Nella parte centrale della piazza, infine, è emerso quasi ovunque il banco lavico naturale. Tracce di altri edifici, uno dei quali probabilmente basso medievale, sono emerse in più punti, nei saggi effettuati nella parte settentrionale, dove è stata rinvenuta anche la testimonianza più recente: la conduttura di una fontana che dovette esistere verso la fine del 19esimo secolo.“Sono in corso ulteriori indagini che potranno delineare aspetti poco noti della storia di Catania, in particolare quelli relativi alle strutture medievali – afferma l’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato – . In sinergia con la Soprintendenza e con il Comune stiamo lavorando affinché, dopo il dovuto restauro e pulizia, lo scavo possa rimanere fruibile, restituendo ai catanesi sia una preziosa testimonianza storica sia la piazza riqualificata”.