Messina
Il festival compie diciotto anni e ritorna per l’ottava edizione nella città dello Stretto con ventotto luoghi, passeggiate e un focus sui villaggi abbandonati. Riapre la Prefettura con i suoi saloni inediti e l’affaccio sul mare. Si visitano le collezioni universitarie note solo agli studiosi. Si scopre la città medievale delle antiche chiese sopravvissute al terremoto
A Gioiosa Guardia, antico insediamento affacciato sul Tirreno, si inaugura un’opera di land art realizzata dall’associazione SicilyLab, diretta dall’architetto Antonino Saggio. Grazie a un’installazione immersiva si può esplorare il vecchio centro abitato abbandonato dopo il terremoto del 1783
Anche quest’anno il festival che trasforma città e borghi in grandi musei diffusi è stato inserito nel calendario delle manifestazioni di grande richiamo turistico adottato dalla Regione Siciliana
Da Taormina a Siracusa, dalla Valle dei Templi di Agrigento a Segesta e Selinunte, fino a Palermo con i suoi monumenti arabo-normanni. Una giornata tra mostre e spettacoli, dall’alba alla sera
Da giovedì 26 a domenica 29 settembre una manifestazione promossa dall’assessorato regionale ai Beni culturali che coinvolge amministratori, operatori turistici e culturali, associazioni professionali e di promozione sociale, studenti per la conoscenza e valorizzazione delle quattordici aree monumentali dell’Isola
Dopo decenni di ipotesi, uno studio condotto da ricercatori dell’Ingv fornisce le prove della genesi geologica della catena montuosa dell’Isola, individuando con analisi paleomagnetiche la loro provenienza dalla placca “Greater Iberia”, distaccatasi dall’Europa circa 30 milioni di anni fa, per poi frammentarsi. I campioni di rocce analizzati provengono da Taormina e San Marco d’Alunzio









