Il Festival arriva per la prima volta in città, nei weekend dall’11 al 26 settembre. Aprono dieci luoghi, tra cui le sale di rappresentanza della Prefettura e il convento dei Cappuccini con i disegni di Guttuso
di RedazioneRoccaforte quasi inespugnabile di sicani, greci, romani, berberi, bizantini, arabi, normanni, svevi e aragonesi: Enna ha un cuore antico, nascosto sotto il suo castello, là dove sorgeva il santuario di Demetra; e un altro contemporaneo, da moderno capoluogo. Arrampicata sui monti Erei, sembra piccina e invece è tra i trenta comuni più estesi del Paese: e per questo suo debutto ne Le Vie dei Tesori – da sabato prossimo, per tre weekend dall’11 al 26 settembre, con il supporto del Comune – Enna recupera l’anima più autentica, fatta di religiosità antica, di conventi e confraternite secolari (qui il programma completo di Enna).

Uno scorcio di Enna
Ha deciso di camminare
“tra terra e cielo” visto che aprirà sia le torri campanarie da dove sembrerà di toccare le nuvole, che
i saloni colmi di tesori d’arte della Prefettura; ritornano al Convento dei Cappuccini i disegni di Renato Guttuso per Il Lunario; ha preparato un laboratorio prezioso per i più piccoli, e condurrà alla scoperta continua di una città stratificata, fino al
periodo fascista che chiamò Enna, appunto, l’antica Castrugiuvanni. Sarà bellissimo partire alla ricerca dello stile gotico catalano nato sotto Federico III che la volle sede della sua corte; superare le sue cinque piazze e giungere al castello di Lombardia da dove la vista spazia dalle Madonie all’Etna; o cercare le
tracce di Garibaldi, passare sotto antiche porte, rintracciare le chiese che, nel ‘700, erano oltre 130, o scoprire i conventi.Un debutto già ricchissimo:
dieci luoghi apriranno le porte, e di questi, sette sono torri, torrioni, campanili; poi le passeggiate guidate, un laboratorio per i più piccoli, alla scoperta della storia della città; e
un ciclo di tre spettacoli offerti dal Comune. Tutto sull’onda del nuovo claim de Le Vie dei Tesori, ovvero
“La bellezza in mostra”: una frase che è quasi un passaporto per riappropriarsi del territorio, dei suoi tesori pronti a farsi amare.

Il prefetto Matilde Pirrera e Laura Anello
“Dopo il Covid, le istituzioni hanno deciso di lavorare in sinergia – dice il
prefetto Matilde Pirrera che ha voluto mostrare il percorso di visita all’interno della Prefettura che apre proprio per il festival – e dunque abbiamo messo a disposizione i locali per permettere la fruizione dei beni del monastero di San Marco che presto saranno catalogati e musealizzati in uno spazio adeguato”. Il Comune ha dato il suo supporto all’organizzazione del festival. “E’ la via da percorrere per lo sviluppo per il territorio: aprire più luoghi possibili, renderli fruibili e fornirli di servizi e biglietti – dice
il sindaco Maurizio Dipietro -. Per Le Vie dei Tesori apriremo siti importanti e daremo un’anteprima del nuovo museo civico che a breve aprirà a Enna”.

La Rocca di Cerere
“Le Vie dei Tesori è un modo per dire ai cittadini, “accorgetevi di quello che avete sotto casa”: perché un luogo che non è raccontato, resta muto – dice
Laura Anello, presidente della Fondazione Le Vie dei Tesori – narrare dieci luoghi a Enna vorrà dire tracciare la complessità della città, attraverso i suoi simboli. Il festival ha riscritto i suoi tempi e i suoi modi dopo il Covid, ma ha resistito: e mai come in questi due ultimi anni abbiamo capito quanto sia importante per una comunità, ritrovare il senso dell’essere cittadini attraverso il valore dei suoi siti culturali”.
Antonio Messina, che ha curato il programma del festival sul territorio, sottolinea “un percorso di debutto che salirà sulle torri, il vero simbolo delle città di Enna: di solito non sono accessibili al pubblico, saranno una sorpresa per gli stessi cittadini ennesi. Speriamo che presto possano essere messe a sistema per il futuro”.

La conferenza stampa a Enna
Tre weekend, sempre sabato e domenica, dall
’11 al 26 settembre, per un nuovo festival di “resistenza”, il secondo post covid: l’anno scorso, in piena pandemia, quando ogni rassegna rimandava o rinunciava ai suoi programmi, Le Vie dei Tesori ha deciso di provarci, riscrivendo ogni visita e ogni percorso nel segno della sicurezza, privilegiando luoghi all’aperto, sostituendo le visite guidate con audioguide d’autore ascoltabili dal proprio smartphone. Nonostante la necessità di contingentare gli ingressi e i repentini cambiamenti di colore, il festival ha messo insieme 120mila visitatori in meno di due mesi, lontani dai numeri straordinari del 2019 – erano stati 404mila con una ricaduta economica sul territorio di oltre 5 milioni di euro – ma che comunque raccontavano una manifestazione viva, partecipata, e con la voglia di continuare a raccontare la bellezza.E quest’anno
Le Vie dei Tesori sono di nuovo pronte alla sfida: con i
Borghi dei tesori che hanno fatto da apripista – 57 piccoli centri che hanno deciso di creare una rete sotto l’egida della Fondazione Le Vie dei Tesori sposandone il format – ecco le prime 12 città del 2021 pronte a scendere in campo: le prime a settembre –
Enna al debutto con Caltagirone, Carini e Termini Imerese; le due “veterane” Messina e Caltanissetta, poi Bagheria, Monreale, Noto,Trapani, Mazara e Marsala – mentre dal 2 al 17 ottobre toccherà a Sciacca, Cefalù, Erice, Ragusa e Scicli e fino al 31, alle due capitane Palermoe Catania.

Ma Le Vie dei Tesori è soprattutto una manifestazione che costruisce reti: con
Unicredit come main sponsor, il festival ha saputo creare sinergie e dialogo, e attivato un progetto che si compie grazie alla collaborazione di oltre duecento partner: Regione, Atenei, Comuni, Diocesi, gestori privati, istituzioni dello Stato, proprietari di palazzi nobiliari. Senza contare le aziende enogastronomiche che partecipano al progetto satellite,
Terre dei Tesori, e apriranno cantine, vigneti, frantoi, caseifici, vivai, aziende di coltivazioni di frutti tropicali, in collaborazione con il dipartimento Agricoltura della Regione Siciliana. Un progetto che si anima della narrazione collettiva, della voglia di riappropriazione dei cittadini, della partecipazione delle centinaia di giovani che ogni anno si uniscono alla squadra di organizzatori, narratori, esperti del territorio, giornalisti.
LE VIE DEI TESORI A ENNA
Gli argenti di San Marco in Prefettura
Un viaggio alla scoperta della città che si perde tra le nuvole (
qui tutti i luoghi). A partire dalle sue
torri, torrioni e campanili. Ma prima ancora una sorpresa arriverà dalla
Prefettura disegnata da Salvatore Caronia: Le Vie dei Tesori porterà nelle sale di rappresentanza, abitualmente aperte solo ai funzionari, della Prefetturache ha pure la sua torre, alta 18 metri, rivestita in marmo travertino. Una ghiotta occasione per una visita alla
ricca collezione di opere d’arte legate all’Ordine Carmelitano, che provengono dalla chiesa di San Marco. Dipinti, stampe, cornici, sculture, statue in gesso, terracotta o ceroplastica, paliotti, reliquiari, antichi messali, e particolari antichi cartamodello per i ricami.

Torre di San Giovanni
Un’altra sorpresa del festival sarà al
Convento dei Padri Cappuccini dove sarà riallestita la mostra di 32 disegni che
Renato Guttuso realizzò per Il Lunario. Visitare l’ex convento (abbandonato dai Cappuccini nel 1866) vuol dire immergersi nella vita e nelle abitudini quotidiane dei frati (che abitarono la struttura fino al 1866). Nell’ex magazzino nel seminterrato, è stato creato un
Urban Center che diventerà in futuro il Museo delle Confraternite ennesi.

San Cataldo
Ed eccoci al tour tra chiese e conventi: a partire dal
Santissimo Salvatore, nata come cappella privata medievale, poi divenuta chiesa barocca grazie alle donazioni di una nobildonna che volle restare sconosciuta: da non perdere il “tesoro” nella sacrestia, tra antichi manoscritti, reliquiari in argento, e un casserizio (enorme cassettone, unico nel suo genere) ligneo seicentesco dipinto a mano. Si passa nella
chiesa e il monastero di San Marco Le Vergini che sorgono sull’antica sinagoga: ci sono ancora “le gelosie” da cui le monache di clausura, seguivano le funzioni. Passando dal monastero, si raggiunge la torre campanaria, affacciata sul centro storico e sul giardino interno.
Altre due torri campanarie: quella di san Cataldo che mostra i suoi tesori “liturgici” ma anche l’area archeologica sottostante con le sepolture e gli antichi “colatoi” per essiccare i cadaveri prima di imbalsamarli; e quella della
chiesa di San Tommaso Apostolo, una delle poche torri rimaste del sistema difensivo. Anche il Comune ha la sua Torre campanaria:
ex Casa del Fascio nata nella Castrogiovanni fascista, ingloba i ruderi dell’antica chiesa normanna di san Giovanni Battista di cui rimane, appunto, la torre campanaria:
si visiterà eccezionalmente la stanza del sindaco con una bella collezione di opere d’arte.

Torre di Federico
E una simile si trova anche a
Palazzo Chiaramonte che è diventato un polo culturale importante per la città: si visiteranno la
chiesa di San Francesco e la preziosa biblioteca con 80mila volumi e i fondi antichi del convento, a cui si accede attraverso l’Atrio del Sole;
la Sala Proserpina e la Sala Cerere con una tela del Minniti, amico, modello e collega del Caravaggio. Per completare il programma, ecco la
Torre di Federico avvolta da storie e leggende, salire al terzo e ultimo livello vuol dire accogliere una veduta straordinaria sul territorio; e infine il Torrione dello Spirito Santo, arrampicata su uno sperone di roccia, che conserva l’archivio della Confraternita, una delle più antiche d’Italia.
PASSEGGIATE
La collezione della Prefettura
Le passeggiate de Le Vie dei Tesori – uno dei progetti più amati dal pubblico, costruite con le associazioni del territorio – a Enna saranno
quattro, due per ciascuno dei primi due weekend (
qui per i coupon): si seguirà
la Via Sacra, il percorso che segue i percorsi dei pellegrini, partendo dalla Rocca di Cerere, e raggiungendo il Castello di Lombardia, e toccando lungo il percorso, antiche edicole votive, pozzetti, cisterne, e la Grotta dei Santi con i suoi affreschi bizantini. Si scopriranno le torri e si entrerà nell’
ex-monastero delle madri Canossiane, con un grande giardino interno; nel centro storico vi indicheranno chiese e conventi, alcuni ancora abitati. E infine si raggiungerà il
Campo di germoplasma di Villa Zagaria a Pergusa, 4 ettari dove sono conservate le varietà olivicole di tutti gli Stati del mondo.
ESPERIENZE
Affreschi del cappellone nella chiesa di San Francesco
Enna è l’unica città di questo primo round che ha preparato
un laboratorio per bambini (qui per i coupon): lo condurranno esperti pedagogisti e la scrittrice
Lietta Valvo Grimaldi che ha da poco pubblicato una Guida alla città per ragazzi. Ma si potranno anche conoscere gli
asinelli del B&B La Quercia e l’Asino o degustare olio e vino al
Baglio Pollicarini mentre vi racconteranno la storia dell’ex convento poi guarnigione e infine azienda d’eccellenza: sono due progetti di Terre dei Tesori.
GLI EVENTI DEL COMUNE DI ENNAIl Comune ha organizzato e offrirà tre eventi (
qui per prenotarli):
una notte alla Torre di Federico, tra note jazz e degustazione di vini e spumanti, perdendosi tra stelle e costellazioni; al Convento dei Padri Cappuccini, si scopriranno
i disegni di Guttuso, sullo sfondo di proiezioni multimediali, per un’esperienza immersiva; infine al
Museo del Mito, alla Rocca di Cerere, Persefore, spettacolo sul mito di Kore-Persefone e Demetra, ambientato sulle sponde del Lago di Pergusa.
TERRE DEI TESORI
Ulivi
Una
nuova esperienza per Le Vie dei Tesori e per chi la segue: andare alla scoperta di aziende agricole di eccellenza che grazie al Programma di sviluppo rurale (PSR) Sicilia, finanziato dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), hanno ammodernato impianti e strutture adeguandosi così agli obiettivi di ecosostenibilità sanciti dal Green Deal europeo e dalla strategia del “Farm to fork”. Una misura di sostegno ai giovani che scommettono per la prima volta in agricoltura rilevando aziende esistenti (anche dei nonni o dei genitori) o creandone di nuove. E così si sono insediati più di tremila giovani agricoltori, che hanno avviato progetti concreti di ammodernamento e sviluppo nelle proprie realtà agricole, introducendo nuove tecnologie o adottando processi produttivi e gestionali innovativi. Questi“imprenditori 10 e lode”, di cui
Le Terre dei Tesori propone una selezione, sono un esempio per chi volesse riconsiderare l’attività agricola e la vita in campagna, oggi valida alternativa ai grandi centri urbani. Durante il festival, molte aziende apriranno le porte alle visite, alla conoscenza del loro mondo e alle degustazioni.
UN FESTIVAL IN SICUREZZA
Le Vie dei Tesori 2021
L’intero festival Le Vie dei Tesori in Sicilia quest’anno durerà oltre due mesi, contando anche i primi due weekend tra i borghi, appena conclusi:
con oltre trecento luoghi da visitare – tra chiese, castelli, palazzi, case d’artista, oratori -, esperienze inedite e passeggiate curiose. Da scoprire in completa sicurezza, nel rispetto delle normative anti Covid-19: i luoghi saranno visitabili a piccoli gruppi, con numeri diversi a seconda di ciascuno spazio e delle caratteristiche dei siti. È stata istituita ovunque
la prenotazione on line, che non è obbligatoria ma caldamente consigliata: per quel che riguarda le visite nei luoghi basterà acquisire il coupon su
www.leviedeitesori.com o all’info point all’Ombelico della Sicilia – chiesa e convento di Montesalvo – via Montesalvo, 105, o anche nei due punti informazione a Palermo in piazza Verdi e in piazza Bellini. Per quel che riguarda passeggiate ed esperienze, prenotazioni e coupon su www.leviedeitesori.com o (senza la garanzia di trovare posto) sui luoghi di raduno. Tutto il sito, il portale e il sistema di vendita dei coupon delle Le Vie dei Tesori nasce dal lavoro di
Kappaelle comunicazione. Il progetto grafico dei materiali editoriali è di
Alessandro Fiore – Expagina.it. Informazioni:
0918420253, tutti i giorni dalle 10 alle 18.