◉ LE VIE DEI TESORI

Ville sontuose, salotti musicali e organi storici: secondo weekend a Palermo e Carini

Debutta al festival la dimora che stregò Luchino Visconti. Aprono la Zecca misteriosa, i musei scientifici, i depositi Amat, l’aeroporto di Boccadifalco, la caserma dei Vigili del Fuoco. Un fine settimana tra visite e gusto con masterclass, degustazioni e showcooking. A Carini tour degli oratori e ultima occasione per ammirare il mosaico De Spuches

di Redazione

10 Ottobre 2024

Si entra a villa Resuttano Terrasi e, alzando gli occhi, si comprende perché Luchino Visconti tentò in tutti i modi di girare qui il suo “Gattopardo”: ma il regista non riuscì ad ottenere il permesso dai proprietari, e l’affresco straordinario di Vito D’Anna non finì mai nel film. Villa Resuttano Terrasi “debutta” quest’anno nelle Vie dei Tesori e questo weekend aprirà per la prima volta le porte per il festival. Ma è soltanto una delle proposte: si potrà anche tentare un chip sul campo da golf di Villa Airoldi, ascoltare note d’inizio secolo nell’elegante salotto di Martha, seguire orme letterarie e riscoprire così i luoghi, raccogliere una papaya da Donna Alba, meravigliarsi tra esperimenti e strumenti scientifici, seguire un frate alla scoperta di un eremo arrampicato sulla città, seguire il profumo dei caffè di Morettino o condividere la mission delle Cuoche combattenti e scoprire le loro conserve alla Città dei Ragazzi, dove questo weekend tutto “parla” di Santa Rosalia.

Villa Resuttano Terrasi

Insomma questo secondo fine settimana delle Vie dei Tesori – da domani, venerdì 11 ottobre, a domenica (qui il programma) – sarà un viaggio con i sensi ben accesi. Anche perché alcuni siti – gli inossidabili qanat per esempio, il carcere Ucciardone, il Bunkerino di Falcone e Borsellino, la cappella delle Dame, alcune passeggiate – sono già sold out. I visitatori sciamano ovunque, dal centro alle periferie, amano perdersi nei salotti ma si lasciano affascinare dalle raccolte universitarie, dalle cripte inattese, dagli oratori delicati.  Occhi, si diceva, orecchie, naso, mani, papille gustative, tutto all’erta e così può iniziare questo nuovo viaggio che  attraversa Palermo e arriva a Carini dove domani (venerdì, dalle 10 alle 15.30) sarà l’ultima occasione per scoprire il bellissimo mosaico del principe De Spuches e ascoltarne la storia, che sembra un noir, e coinvolge Renato Guttuso e la moglie Mimise. Per esporre il mosaico – quando il recupero sarà finito, il festival lo visita con i restauratori al lavoro –  il Comune di Carini ha creato una struttura in ferro e vetro all’ convento San Rocco. 

Paride Benassai interpreta San Benedetto il Moro

Rieccoci a Palermo: tra le collezioni universitarie non si deve perdere quella di anatomia visitabile solo questo weekend (con le cere e i modelli di scheletri su cui studiano i futuri medici); il Museo dei Motori e dei meccanismi (anche in questo caso, ultima occasione) e il museo Margherita Hack dove ci si perde tra più di 400 strumenti scientifici. Oltre a Villa Resuttano Terrasi, da non perdere anche Villa Pottino dove sabato apparirà di nuovo il fantasma di Zia Mimmi; Villa Niscemi abbracciata dal suo parco; e Villa del Pigno che magari non è sontuosa ma ha una storia bellissima, ospita l’antico Istituto per ciechi voluto da Ignazio Florio e ogni sabato alle 17,30 sarà invasa dalla musica dei suoi allievi. Salire all’eremo di San Benedetto è un percorso religioso individuale, che porta ciascuno a interrogarsi: sabato arrivati in cima (un quarto d’ora a piedi, non di più) troverete Paride Benassai che racconterà il “santo nero”. Il viaggio sulle tracce dei due patroni della città – fa parte delle manifestazioni a corollario del 400° festino di santa Rosalia costruite dal Comune, ingresso gratuito ma con prenotazione – porta anche alla rinata Città dei Ragazzi: qui ogni domenica mattina Stefania Blandeburgo vestirà il saio penitente di Palermo che rende omaggio alla sua Santuzza ed è previsto anche (sia sabato che domenica) un laboratorio creativo per i più piccoli in tema. 

Depositi Amat

E ancora: si ascolta il racconto sulla Vucciria di Renato Guttuso che compie i suoi primi 50 anni, si visita lo Steri imponente e ci si commuove nelle carceri dell’Inquisizione; entra alla Caserma dei Vigili del Fuoco, nei depositi Amat e su un bus storico si raggiunge la sala di controllo del tram; si ritorna tra i piloti a Boccadifalco e si scoprono i bunker che salvarono militari e civili durante la guerra; in Questura con la guida degli agenti (e sabato alle 10 Alessia Franco racconterà ai più piccoli, gli eroi contemporanei servitori dello Stato, caduti per mano mafiosa). Poi ci si addentra a Palazzo dei Normanni per scoprire il luogo che divide ancora gli storici, incerti se la Zecca reale fosse realmente in questi affascinanti locali. Eccoci al gusto: è in corso Wine Sicily all’Orto Botanico e i visitatori delle Vie dei Tesori potranno partecipare a due degustazioni guidate, sabato con i vini di Tenute Nicosia e domenica con i Vini Tonnino; e domenica alle 11 si può partecipare ad una cooking class sulla pasta fresca con lo chef Danilo Lo Cicero al Sikulo Bistrot. Poi si raggiungono le Cuoche combattenti alla Città dei Ragazzi, si gusta un aperitivo a Palazzo Bonocore dove pare di toccare la fontana Pretoria e (venerdì e sabato) si può assaggiare una bionda o una scura dai monaci di San Martino delle Scale, ma soltanto dopo aver visitato l’abbazia che è bellissima con l’antica farmacia che pare uscita da un altro secolo. 

Giuseppe Barbera

A Palermo saranno oltre 200 i tesori – tra luoghi, esperienze, eventi e teatralizzazioni, visite guidate – senza bandiere o titolarità, tutto con il supporto del main sponsor Unicredit; raccontati anche da 550 i ragazzi, alla cui formazione ha collaborato l’Usr, l’Ufficio scolastico regionale. In collaborazione con le diverse case editrici. un focus sugli scrittori nei luoghi, per assonanza, legati ai loro libri: sabato alle 11 ai Serbatoi di San Ciro si ascolterà Giuseppe Barbera parlare della scomparsa della Conca d’Oro; alle 17 nella chiesa normanna di Santa Cristina La Vetere, Adriana Chirco rintraccerà tutte le donne di casa Altavilla e domenica alle 11 a Villa Malfitano, Gaetano Savatteri racconterà a suo modo “Le Siciliane”. Nel gazebo di piazza Massimo sarà sempre possibile ascoltare i consigli dei fisioterapisti dell’Ordine professionale di Palermo e Trapani. 

Monte Pellegrino

Andiamo lungo la costa: si può salire sulla storica Lisca Bianca per scoprire lo skyline della città, ma per chi è veramente curioso ecco due splendide grotte accessibili solo dal mare costeggiando l’Arenella e l’Acquasanta: hanno due nomi affascinanti, grotta della Regina e grotta del Ninfeo, e si scopriranno in gommone.  Sabato, zaino in spalla, e pinne e boccaglio al seguito, si potrà partecipare ad un trekking abbastanza particolare a Capo Gallo che si concluderà con una bellissima immersione. Invece domenica si salirà ancora più in alto: da castello Utveggio su verso la vetta di Monte Pellegrino. Senza contare le passeggiate, che sono un altro must del festival: con esperti, giornalisti e storici che affiancano le guide, condurranno alla scoperta della città. questo weekend sono più di  venti, si scopriranno il quartiere della Noce, Danisinni, i mulini lungo l’Oreto, Mezzomonreale; si ascolteranno storie di fantasmi e di registi, si ricorderà il leone Ciccio e ci si perderà tra gli arabeschi di Ettore De Maria Bergler. Fuori porta, in viaggio verso Casaboli, Aquino e il bosco della Ficuzza.  Si prenotano sul sito www.leviedeitesori.com dove ci sono anche le schede, le informazioni, il racconto e i coupon del festival.

Il mosaico De Spuches in restauro

SECONDO WEEKEND A CARINI  – Weekend ricco anche a Carini (qui il programma). Oltre alle visite al mosaico De Spuches, si potrà entrare sabato e domenica anche di sera nel castello della sfortunata Barunissa, per poi scoprire bellissime chiese (all’Odigitria non dimenticate la tela dello Zoppo di Gangi), gli oratori rococò che paiono merletti, si rimane abbagliati dal Santissimo Sacramento, oppure dai preziosismi rococò e i festoni dorati della chiesa degli Agonizzanti, vero colpo d’occhio. Tra i 45 mila volumi della biblioteca comunale Francesco Scavo, si cercheranno le pubblicazioni delle edizioni Ugo Mursia: originario di Carini nel dopoguerra creò la casa editrice e tradusse l’opera completa di Joseph Conrad. Senza dimenticare il circuito dei quattro organi monumentali in altrettante chiese: dallo strumento seicentesco della chiesa del Carmine costruito da Antonino La Valle (1572-1645); all’organo cinquecentesco dell’oratorio Serpottiano del Santissimo Sacramento, a quello della Chiesa Madre costruito dal palermitano Giacinto Micales-Lugaro nel 1911; fino all’organo ottocentesco nella chiesa di San Vincenzo Ferreri che riproduce il suono di un’intera banda, e fu costruito da Francesco La Grassa (1802-1867). Un organista e musicologo mostrerà il funzionamento degli strumenti, ne racconterà la storia e farà ascoltare alcuni pezzi.