◉ LE VIE DEI TESORI
Pupi storici, botteghe d’arte e collezioni inedite: il meglio del quarto weekend a Catania
Dopo il forzato stop dello scorso weekend per il maltempo, il festival torna nel capoluogo etneo e ad Acireale. I Fratelli Napoli raccontano l‘amore tra Uzeta e Galatea. Si scoprono il teatrino Dusmet e l’ex calzaturificio Ega, i finimenti e le carrozze del Musca, e la casa-atelier Mendola. Esperienze di ceramica per i più piccoli
di Redazione
23 Ottobre 2024
Saranno i pupi dei Fratelli Napoli a raccontare di Uzeta, umile tessitore che divenne paladino, sconfisse i giganti saraceni Ursini che abitavano il castello, e sposò la bella principessa Galatea. È tra le bellissime leggende della città, il giovane paladino mostra il Liotru sullo scudo e sabato sera alle 20,30 (e in replica domenica dalle 11 alle 18) lo mostrerà agli spettatori, grandi e piccoli, nel minuscolo teatrino Dusmet, che già da solo è una scoperta. È la sorpresa di questa penultima settimana delle Vie dei Tesori– sabato 26 e domenica 27 ottobre -: Catania e Acireale apriranno luoghi e proporranno esperienze, dopo il forzato stop di sabato scorso per il maltempo (qui il programma). E visto che il teatrino Dusmet è collegato con un passaggio segreto all’ex fabbrica di calzature Ega, perché non approfittare e visitarla durante la giornata di domenica? Ve la racconteranno direttamente gli artigiani del laboratorio della stilista Liliana Cavalli.
Ma questo fine settimana c’è veramente tanto da fare: si scopriranno gli attrezzi da lavoro del secolo scorso al Museo etnoantropologico Panascia, nato dalla passione di Arturo Panascia; la collezione di antiquariato e “piccole cose di buon gusto”, strumenti musicali (aerofoni, cordofoni, elettrofoni, idiofoni), cartoline illustrate al femminile, 135 orologi meccanici e antiche sveglie alla Fondazione Kalos; i finimenti e le carrozze del Musca, l’ex Istituto per l’Incremento ippico. Sabato si va a Santa Maria di Gesù, tra una Madonna del Gagini e un Trittico di De Saliba. Domenica tocca all’ex Borsa Valori degli anni ’30, oggi Camera di Commercio. Sono aperte sia le Terme dell’Indirizzo che le Terme della Rotonda. Si percorrono saloni e corridoi di Palazzo degli Elefanti, sede istituzionale del Comune; si va all’Istituto Ardizzone Gioeni per entrare nel chiostro neogotico; si percorre il fossato del castello Ursino, e si entra nella misteriosa Cappella Bonajuto; e si festeggia Vincenzo Bellini nel museo multimediale che è dedicato al compositore. Tra le antiche residenze non si devono dimenticare l’amatissimo Palazzo Scuderi Libertini con il suo giardino elevato sulla strada, e l’elegante terrazza diPalazzo Asmundo di Gisira divenuto albergo di charme.
Tra le esperienze, è aperto sabato l’Atelier Mendola – casa-museo, studio e laboratorio – che raccoglie le opere del pittore e scultore, poeta e musicista (e sognatore) Carmelo Mendola (1895–1976), e della figlia scultrice Ileana. La casa museo è un progetto visionario a cui aderirono Sciascia, Fo, Corso, Bufalino; la visita è un tuffo nella cultura del secolo scorso. Poi si sale in barca per ammirare il waterfront nero di lava, si andrà a far visita al mastro Alfredo Guglielmino che alla bottega Cartura ha creato un Cartour di impalpabili delicatezze di carta; e si va a lezione per un’ora da Elisa Cucinotta ceramista e arteterapeuta, che ha preparato per i più piccoli strumenti e creta per far nascere ciotole a forma di animale.
Alla vicina Acireale si deve dedicare la domenica, quando apriranno (dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 18.30) la biblioteca Zelantea con il suo patrimonio di 250 mila volumi, incunaboli, manoscritti, edizioni rare; il Museo del Carnevale dove ogni singolo pezzo, maschera, calco, prevede la lunga opera dei maestri; il Museo sull’Opra, vi spiegheranno che proprio i pupi di Acireale sono diversi sia dai catanesi (più alti) che dalle palermitani (più bassi); e Palazzo Martino Fiorini, tra affreschi e antichi cimeli di famiglia, con la terrazza che domina tetti e campanili. Per appassionati ma non solo, il complesso termale e le fornaci del sito archeologico di Santa Venera al Pozzo.
Il festival Le Vie dei Tesori – che ha completato il programma in sedici città e prosegue fino al 3 novembre a Palermo, Catania e Mantova – è stato confermato nel calendario biennale degli eventi di grande richiamo turistico della Regione siciliana. Con Unicredit come main sponsor e l’Usr (Ufficio Scolastico Regionale) che collabora alla formazione degli studenti. Con Terre dei Tesori si può andare per cantine, vigneti, frantoi, caseifici, vivai, in collaborazione con l’Assessorato regionale all’Agricoltura.