Il ritratto dell’imperatore Augusto torna a Centuripe dopo 83 anni

La scultura, per molti anni custodita nei depositi del museo "Paolo Orsi" di Siracusa, sarà esposta nella città dove fu scoperta nel 1938

di Redazione

24 Agosto 2021

Dopo 83 anni, il ritratto marmoreo dell’imperatore Gaio Giulio Cesare Ottaviano Augusto torna a Centuripe. Il rientro del “più bel ritratto dell’imperatore mai rinvenuto in Sicilia” sarà celebrato sabato 28 agosto alle 18, con una cerimonia ufficiale al museo archeologico regionale Centuripino alla presenza dell’assessore regionale ai Beni culturali, Alberto Samonà. Saranno presenti la dirigente generale del Dipartimento dei Beni culturali, Mariella Antinoro; il direttore del Parco archeologico e paesaggistico di Catania e della Valle dell’Aci, Gioconda Lamagna; il direttore del Parco archeologico di Siracusa, Eloro Villa Tellaro e Akrai, Carlo Staffile, e il sindaco di Centuripe Salvatore La Spina.

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Ritratto di Germanico

Il ritorno dell’opera – che per molti anni è stata custodita nei depositi del museo archeologico regionale “Paolo Orsi” di Siracusa –  è frutto della collaborazione tra il Dipartimento dei Beni culturali e i parchi archeologici di Catania e Siracusa. Grazie all’accordo sottoscritto, insieme all’importante ritratto verrà trasferita a Centuripe, per una durata di cinque anni, anche l’intera collezione “centuripina” che comprende altri due straordinari ritratti di Germanico e Druso Minore, oltre a importanti vasi e diverse opere fittili. Un modo far conoscere l’offerta culturale del “Paolo Orsi” anche al di fuori della sede museale aretusea, creando i presupposti per un museo diffuso che possa far dialogare territori diversi.
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Ritratto di Druso Minore

La Testa di Augusto fu rinvenuta proprio a Centuripe il 30 aprile 1938, nel pieno delle celebrazioni del bimillenario augusteo, da uno degli operai intenti a scavare il cavo di fondazione di uno dei quattro piloni destinati a sorreggere un tratto di strada. Il ritratto è scolpito sullo stesso modello di quello della statua di Augusto che è stata rinvenuta nella villa della moglie Livia a Prima Porta, e che oggi può essere ammirata nei Musei Vaticani. Il ritratto di Augusto era già tornato a Centuripe per un breve periodo nel settembre del 2011 facendo registrare una notevole presenza di visitatori nel museo regionale.La scultura si potrà ammirare anche in occasione di Borghi dei Tesori Fest, la manifestazione nata sotto l’egida de Le Vie dei Tesori, che nei weekend del 28 e 29 agosto e del 4 e 5 settembre, si svolgerà in 60 borghi siciliani, con 250 visite guidate, esperienze, tour e degustazioni (qui per prenotare il coupon per la visita al museo archeologico di Centuripe).
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Il Museo archeologico regionale di Centuripe

“Il rientro del ritratto di Augusto e degli altri reperti a Centuripe e l’esposizione nel loro contesto originario – sottolinea l’assessore Alberto Samonà – è anche un bell’esempio di collaborazione tra i parchi archeologici di Catania e Siracusa, volta a creare i presupposti per la nascita di un’offerta omogenea e di un museo diffuso, in grado di far dialogare luoghi diversi nel nome di una nuova strategia di promozione dei beni culturali”.
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Panorama di Centuripe

“Il Laboratorio Centuripe – afferma Carlo Staffile – è il primo esempio del nostro Parco archeologico utile a offrire ai musei archeologici siciliani il prestito a lunga scadenza di una collezione archeologica ad oggi non esposta nelle sale del museo aretuseo. Un’intera collezione, e non il singolo reperto, significa trasferire il senso di una storia e di una cultura materiale venuta alla luce grazie all’opera di grandi archeologi, significa cambiare la narrazione di un paese attraverso il trasferimento di un pezzo di museo in altro museo. Non uno smembramento, dunque, ma una restituzione, in cui il valore e la storia del territorio di riferimento diventano occasione di riscoperta per la cittadinanza delle proprie radici e, per i visitatori, l’opportunità di scoprire un nuovo itinerario turistico-culturale”.
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Centuripe dall’alto

Con l’arrivo di questa importante collezione, dunque, il museo archeologico di Centuripe si arricchisce e completa un’imponente raccolta proveniente esclusivamente da scavi locali. Per Gioconda Lamagna, “l’arrivo dei tre ritratti arricchirà l’esposizione che, a buon diritto può essere definita il fulcro del museo, costituita dal complesso proveniente dal vicino edificio di età imperiale tradizionalmente detto degli Augustales. Imponenti statue marmoree, teste-ritratto, iscrizioni onorarie in latino, che destano grande impressione anche per l’allestimento, di grande effetto scenografico; ad essi si aggiungeranno i tre ritratti del ‘Paolo Orsi’, con il duplice risultato di ricostituire il contesto di provenienza e di arricchire il già cospicuo patrimonio di storia e arte del museo di Centuripe. Sarà insomma un’occasione per riaccendere i riflettori sull’importantissimo patrimonio archeologico della città e rilanciare l’immagine del museo dopo la lunga pausa imposta dall’emergenza Covid”.