◉ L'ANALISI

Cittadini-viaggiatori alla scoperta di luoghi inediti: l’identikit del visitatore delle Vie dei Tesori

Il 74 per cento dei residenti nelle città del festival si trasforma in visitatori. Uno su quattro è turista o escursionista, una buona percentuale è formata da studenti o lavoratori fuori sede. Il 97 per cento consiglierebbe una vacanza in Sicilia durante la manifestazione. I dati rilevati dall’Osservatorio sul turismo nelle isole europee per l’edizione 2024

di Redazione

13 Novembre 2024

Ha dai 35 ai 70 anni, ma ci sono anche tanti giovani. È molto curioso, ama scoprire posti ed esperienze nuovi e, nella maggior parte dei casi, ha già partecipato nelle scorse edizioni. È l’identikit del visitatore-tipo del festival Le Vie dei Tesori, che ha chiuso la diciottesima edizione superando le 250 mila presenze, con un gradimento di oltre il 90 per cento. Sono dati presentati durante la conferenza stampa conclusiva del festival da Giovanni Ruggieri, docente di Economia del Turismo all’Università di Palermo e rilevati dall’Otie, Osservatorio sul turismo nelle isole europee (qui l’analisi completa dell’Otie). 

Uno studio che, accanto al Festival nelle città, ha dedicato un focus al Borghi dei Tesori Roots Fest, che si è svolto in tre weekend tra maggio e giugno dell’anno in 46 piccoli comuni delle nove province siciliane, e che ha coinvolto oltre 11 mila visitatori con esperienze, tour e itinerari dedicati all’Anno delle Radici italiane nel mondo.

Una delle passeggiate a Sciacca

Le Vie dei Tesori, che ha trasformato 18 città siciliane in musei diffusi, si conferma un potente motore di sviluppo culturale e turistico per il territorio; attira un vasto pubblico da tutta Italia e dall’estero: il 97 per cento dei visitatori consiglierebbe una vacanza in Sicilia durante il Festival. Tiene sempre altissimo il livello di gradimento che supera sempre il 90 per cento, rinsaldando la sua posizione di esperienza culturale tra le più amate nell’Isola. Genera valore: quest’anno la spesa complessiva è di 7.9 milioni di euro nelle città coinvolte, con una media di 462.317 euro per città. Il 30 per cento dei turisti ha esplorato diversi comuni siciliani, facendo nascere circuiti autonomi sul territorio: sono viaggiatori che amano l’ospitalità alternativa – b&b e appartamenti –  e restano almeno tre notti, la spesa media giornaliera è tra 50 e 80 euro. 

I CITTADINI-VIAGGIATORI – Completare il programma di visite, esplorare altri luoghi in Sicilia e cercare autenticità: la comunità si sente coinvolta. Il 74.2 per cento dei residenti nelle città del festival si trasforma in visitatori. Tra gli intervistati, un visitatore su quattro è turista o escursionista, una buona percentuale è formata da studenti o lavoratori fuori sede. Interessanti risultano le parole che sono più ricorrenti nei commenti al festival:  molto – tutto ottimo – positivo – siti – ragazzi – esperienze.

Visite a Villa Resuttano Terrasi

IDENTIKIT DEL VISITATORE – Il visitatore-tipo del festival è soprattutto tra i 35 e i 50 anni (34.4 per cento) e tra i 50-70 anni (36.8 per cento), ma i giovani non si fanno lasciare indietro (24.2 tra i 18 e i 35 anni); è quasi sempre laureato o sta seguendo un master. È molto curioso, ama scoprire posti ed esperienze nuovi; ma si nota anche un’alta percentuale di visitatori nelle persone tra i 50 e i 70 anni (38 per cento) che apprezzano particolarmente l’esperienza diretta e l’interazione con i narratori locali. Il turista (rispetto al 2023) spende di più per i musei e meno per i souvenir, cerca di risparmiare sugli acquisti, sui trasporti e sui tour organizzati, ma adora la buona tavola: la sua spesa per cibo e bevande è quasi triplicata. 

Il 69.3 per cento degli intervistati ha già partecipato al festival in passato, ma cresce di parecchio la quota di chi che partecipa per la prima volta, attribuibile all’afflusso di turisti, escursionisti e viaggiatori in città. La visita ai luoghi diventa sempre più un’esperienza di coppia:  il 37.4 per cento scopre i luoghi con il partner, il 25 per cento con amici, il 22 per cento con la famiglia. Ma c’è anche il bello della scoperta da soli: 14 per cento. E per tutti si tratta di un’esperienza da ripetere (88.4 per cento). La permanenza media è di tre notti, quasi sempre nei weekend; non sempre sono giunti per il festival, ma rimangono appena vengono a conoscenza del programma. Resta la richiesta che il festival sia esteso a più weekend di quelli in programma.

Scicli, visite alle grotte di Chiafura

Si riduce l’effetto passaparola e aumenta la capillarità dei canali di comunicazione utilizzati: il 51 per cento conosce (e attende ogni anno) il programma delle Vie dei Tesori, il 17 per cento lo ha scoperto tramite passaparola tra amici, parenti o conoscenti che hanno già partecipato; ma il resto è tutto dovuto alla comunicazione tramite web, stampa, ma soprattutto il sito, l’app e le pagine social del festival, continuamente aggiornati con schede e curiosità. Quest’anno le visualizzazioni durante i due mesi di settembre e ottobre hanno superato i cinque milioni (5.160.000), complici i post ma anche i contenuti approfonditi poi dal magazine. La community è cresciuta ancora e supera i 107.400 follower su Facebook e 41.500 su Instagram.