◉ CULTURA

Tornano Le Vie dei Tesori in diciassette città siciliane

Quattrocento luoghi, altrettante esperienze, passeggiate, degustazioni, concerti, visite teatralizzate. Cinquecento storyteller del patrimonio, 1500 ragazzi delle scuole. Dal 20 settembre al 16 novembre la diciannovesima edizione di uno dei più partecipati festival italiani di scoperta del patrimonio. Due mesi interi per riappropriarsi della bellezza a Palermo, Catania, Messina, Enna, Caltanissetta, Ragusa, Trapani, Marsala, Mazara, Alcamo, Bagheria, Carini, Termini Imerese, Corleone, Leonforte, Sciacca

di Redazione

11 Settembre 2025

Si visiteranno catacombe, castelli, oratori; si riscopriranno mosaici romani e palazzi privati, collezioni preziose del tutto inaspettate; e si entrerà per la prima volta dentro aeroporti, si salirà sulle torri di controllo, si varcheranno le soglie di due caserme dei Vigili del fuoco e di tre Prefetture, di carceri ed ex carceri. Ma soprattutto si costruirà comunità insieme con i visitatori, per assaporare insieme un unico percorso condiviso che parla la lingua dell’arte, della storia, della cultura, del paesaggio.  Un modo per stringersi intorno al patrimonio come a un padre comune, di riscoprire senso di appartenenza, voglia di stare insieme, amore per la propria città, capacità di accoglienza e di dialogo. 

Il Festival a Palermo

Le Vie dei Tesori, uno dei più grandi e partecipati festival italiani di scoperta del patrimonio, è di nuovo pronto sulla linea di partenza: l’anno scorso è diventato maggiorenne, e ha chiuso la sua diciottesima edizione superando le 250 mila presenze, con un indice di gradimento di oltre il 90 per cento e un indotto generato sulla Sicilia da turisti e cittadini che sfiora gli 8 milioni di euro. Il festival propone ai cittadini un’alleanza nel segno della cultura, della riappropriazione degli spazi che diventano luoghi di aggregazione e di narrazione condivisa. E di contro, offre ai turisti la possibilità di visitare città aperte, raccontate, dense di nuove prospettive, spunti di dialogo, forme di accoglienza. 

La conferenza stampa di presentazione

E adesso si riparte: due mesi interi, oltre 400 luoghi e altrettanti tra passeggiate, esperienze, degustazioni, visite teatralizzate, un unico flusso di bellezza lungo sedici città siciliane, alle quali si aggiunge, dal 18 ottobre, anche Mantova, la città lombarda dove il Festival è sbarcato otto anni fa. “Un evento che ha assunto una capacità attrattiva internazionale, per il numero di visitatori che riesce a richiamare – dice il sindaco di Palermo Roberto Lagalla – e questo è importantissimo in un momento in cui Palermo è alla sua massima presenza turistica”. “E’ un festival di straordinaria bellezza, con tantissime novità, – afferma Laura Anello, presidente della Fondazione Le Vie dei Tesori – sedici città siciliane più Mantova, e ognuna ha fatto a gara per trovare spunti diversi e luoghi ritrovati. Ognuna sarà una scoperta, sarà un viaggio bellissimo e si arriverà a Palermo dove tutto è nato e dove resusciteremo virtualmente Villa Deliella grazie ad un progetto in collaborazione con la casa editrice Kalòs”.

Il viaggio è facile, basta lasciarsi trascinare: nei primi tre weekend dal 20 settembre al 5 ottobre si torna ad Alcamo, Bagheria, Carini, Enna, Leonforte, Mazara del Vallo, Messina, Termini Imerese e Trapani. Dall’11 al 26 ottobre tocca ad altre quattro città, Caltanissetta, Corleone, Marsala e Sciacca; dal 18 ottobre al 2 novembre arrivano Ragusa e si aggiunge (ormai da otto anni) anche Mantova. Catania occupa un mese intero, dal 10 ottobre al 9 novembre, e poi Palermo dove il progetto è nato, diciannove anni fa; sei weekend, dal 10 ottobre al 16 novembre. Tutto sulle gambe di oltre 500 giovani storyteller del patrimonio (giovani archeologi, storici dell’arte, giornalisti, architetti, botanici) cui si affiancano 1500 studenti delle scuole di tutta la Sicilia, grazie a una convenzione con l’Ufficio scolastico regionale, e decine di guide turistiche ed escursionistiche che conducono le passeggiate urbane e naturalistiche.

Alla presentazione nella sede di Unicredit a Palermo hanno partecipato il sindaco di Sciacca, Fabio Termine e l’assessore alla Cultura Simone Di Paola; l’assessore alla Cultura di Bagheria Daniele Vella; l’assessore al Turismo del Comune di Carini, il sindaco di Carini Francesco Palazzolo; gli assessori alla Cultura di Enna, Mirko Milano; di Corleone, Francesca Giardina; di Marsala, Ignazio Bilardello, di Mazara del Vallo, Germana Abbagnato, di Termini Imerese, Giuseppe Di Maio, oltre al Tenente Colonnello Pilota Nicolò Nicolosi, comandante del’82° Centro SAR  di Trapani Birgi in rappresentanza del 15° Stormo dell’Aeronautica Militare.

La presentazione nella sede di Unicredit, main sponsor del Festival

Un festival che costruisce reti, con Unicredit come main sponsor, e che ha saputo creare sinergie e dialogo con istituzioni dello Stato, Regione, Università, Comuni, Diocesi, gestori privati, proprietari di palazzi nobiliari; che ha portato la cultura e la curiosità fuori dai siti istituzionali e dagli atenei, seminando conoscenza. “Come Unicredit siamo orgogliosi di sostenere l’arte e la cultura: siamo convinti dell’importanza del lavoro delle Vie dei Tesori, anche considerando la ricaduta in termini economici sull’isola, il coinvolgimento dei giovani; ecco, ci piace pensare che il nostro contributo sia per loro” dice Salvatore Malandrino, regional manager Sicilia di Unicredit.

È ormai diventato un format rodato, studiato nelle università. La narrazione è scoperta e riappropriazione, soprattutto se affidata ai giovani, al racconto delle comunità che si animano della narrazione collettiva. 

Un festival che è stato confermato nel calendario degli eventi di grande richiamo turistico della Regione Siciliana; e che ha stretto collaborazioni con altre realtà nazionali e internazionali, visto che è tra le costole di Monumenti Aperti (a Palermo il 18 e 19 ottobre) manifestazione nazionale che prevede visite guidate e tour a misura dei più piccoli, e inserisce alcune attività nell’ambito del progetto Interreg Choral Italia-Malta, cui la Fondazione partecipa in qualità di partner. Tra i tanti stranieri che saranno in Sicilia per l’occasione (i visitatori sono per il 40 per cento turisti) ci saranno anche i team polacco e greco che hanno condotto con la Fondazione una ricerca sui miti grazie al progetto Erasmus “Work with mythse che a Palermo svolgeranno il loro meeting congiunto, ospiti dell’Università.

Le Vie dei Tesori hanno percorso le città in lungo e in largo, dalle torri alle cripte, ai centri fuori porta, tracciando a ogni edizione un viaggio diverso, spesso inedito per gli stessi cittadini. E anche in questo programma monstre, ognuno potrà annodare i suoi fili, per assonanza, per territorio, per passione.

Aeroporto di Trapani Birgi

A Palermo, accanto allo storico aeroporto di Boccadifalco (con i voli in Piper e in elicottero) quest’anno si sale sulla Torre di controllo dell’aeroporto di Punta Raisi e si visita Trapani Birgi; aprono le porte tre Prefetture (la sede di Messina affacciata sullo Stretto, Ragusa che per la prima volta mostra le tempere di Duilio Cambellotti; e la sontuosa sede di Trapani). Debutto per le caserme dei Vigili del Fuoco sia di Caltanissetta che di Enna, di un Faro a Marsala, mentre Ragusa riapre il suo rifugio antiaereo sotto il Municipio per la prima volta dopo la fine della guerra. 

Si potrà vedere sostanzialmente concluso il restauro del mosaico romano di De Spuches a Carini, si scoprirà a cantiere aperto il recupero del Palazzo delle Benedettine a Enna e il Monumento funebre al vescovo Montaperto a Mazara del Vallo. 

A Messina aprono tre istituti religiosi: lo Spirito Santo con le celle scavate nella roccia, il Sacro Cuore che custodisce l’ulivo di San Placido, e l’Eremo della Madonna degli Angeli. Si andrà per studi d’artista, legati al territorio, a Termini Imerese, Caltanissetta e Mazara del Vallo; e per cantine, raggiungendo Marsala o Alcamo. Aree archeologiche e musei, tanti, alcuni preziosi e poco conosciuti come l’antiquarium di san Calogero a Sciacca, altri di impatto come Palazzo Varisano a Enna, e si raggiunge Mozia dove verrà mostrata per la prima volta la “giovinetta” ritrovata. 

Il Granfonte a Leonforte

Per chi è appassionato dell’impresa dei Mille, bisogna correre a vedere le collezioni private di Enna o Termini Imerese, salire sulla Terrazza Garibaldi a Marsala, o scoprire  il pittore Liardo a Leonforte, cittadina che apre palazzi inaspettati come quello che è un vero piccolo, museo della Bauhaus. Le antiche fabbriche che ancora producono dopo diverse generazioni si troveranno invece a Bagheria, e le visite le condurranno gli stessi proprietari, dagli agrumi al pesce. Ogni città ha cercato di mettere sul piatto tesori inaspettati, aggiungendo creatività al territorio: dalle cappelle votive ai castelli, dalle cripte alle ghost town, per dimostrare facilmente una Sicilia che cambia a ogni passo. 

Il festival, ideato da Laura Anello, è organizzato da un team guidato da Carlotta Butticè, per quel che riguarda Palermo, con la preziosa collaborazione di Valeria Cangialosi e da Viola Vitale per quel che riguarda le altre città. Referenti regionali sono Enza Scaglione, Roberto Cammarata, Donatella Bonanno (Alcamo), Agostino D’Amato (Bagheria), Francesco Buzzetta (Carini), Antonio Messina (Enna), Marilisa Lo Pumo (Leonforte), Liliana Igenito (Mazara del Vallo), Marco Grassi (Messina), Giuseppe Di Maio (Termini Imerese), Laura Barrile (Trapani), Pasquale Tornatore (Caltanissetta), Alessandra Fabretti (Catania), Associazione Nonovento (Marsala), Michele Ruvolo (Sciacca) e Marco Guastella (Ragusa). Presentata anche la nuova campagna creativa di Alessandro Fiore che gioca con siti culturali, puttini serpottiani e musei gioiello.

I PROGRAMMI DELLE DIVERSE CITTÀ

ALCAMO – 20 settembre/5 ottobre (qui il programma)

Alcamo

Città di vino e arte, con un centro storico ricco ed elegante, da un lato il mare e dall’altro la Riserva di Monte Bonifato, quest’anno da raggiungere in e-bike sotto le stelle. Si salirà ancora una volta a Calatubo e si cercheranno gli amanti infelici alla Cuba delle Rose.  Ruggisce ancora il Leo Bibens dei Florio, e si farà trekking tra i vigneti. Il centro di Alcamo è una scoperta e si potrà farlo dalla Cupola della Matrice: chiese preziose che portano il segno degli Ordini monastici, il Castello dei Conti di Modica, ma anche le collezioni preziose, dell’Arma dei Carabinieri e degli strumenti del mondo, alcuni assurdamente belli. E ascoltare i canti gregoriani sarà la degna conclusione di una giornata di visite.

BAGHERIA – 20 settembre/5 ottobre (qui il programma)

Ritornano dei masterpiece come Villa Palagonia, la famosa Villa dei mostri il luogo più amato della scorsa edizione del festival; poi il Museo Guttuso voluto dallo stesso maestro e il Museo del Giocattolo, un numero immenso di pupattole e trenini: ma quest’anno Bagheria – che è al suo sesto anno nelle Vie dei Tesori – è un omaggio alla fattività, visto che saranno gli stessi proprietari (da generazioni) a raccontare sia una delle ultime storiche cooperative agrumicole che facevano arrivare i limoni in tutta Italia; che una piccola azienda conserviera del pesce ad Aspra. E ancora, Torri dell’Acqua, residenze nobiliari che somigliano ad un castello fortificato per “villeggiature” sontuose, botteghe storiche di “masciddari” (i pittori di carretti). E si andrà per mare a Porticello, anzi sopra e sott’acqua, accompagnati da sub esperti. 

CARINI – 20 settembre/5 ottobre (qui il programma)

Il Castello di Carini

Quinta edizione  a Carini per Le Vie dei Tesori che correrà a vedere a che punto è il restauro del famoso mosaico paleocristiano del principe De Spuches: l’anno scorso fu una sorpresa, quest’anno il recupero è pressoché completo e lo racconteranno i restauratori della Soprintendenza. Ma ci si muoverà ancora una volta tra oratori serpottiani che paiono di pizzo, le chiese preziose e l’enorme complesso catacombale di Villagrazia di Carini. Si aggiunge anche la chiesa di san Vito, chiusa dagli anni Novanta, con il museo parrocchiale che ospita la statua del patrono e preziosi paramenti sacri; e la residenza estiva dei Baroni la Grua divenuta un frequentatissimo centro di attività francescane. Fino al parco urbano del Roccazzello con la cinquecentesca chiesa a cielo aperto, appena restaurata. Senza dimenticare la passeggiata “sonora” tra gli organi monumentali.

ENNA – 20 settembre/5 ottobre (qui il programma)

Enna, la Torre di Federico

Questa quinta edizione delle Vie dei Tesori apre sacrestie dimenticate, grotte profonde, rifugi e cripte, sale fino al castello di Lombardia ma anche sulle antiche torri e da lassù osserva il territorio. Uno sguardo verticale che arriva al periodo fascista che le cambiò il nome in Castrogiovanni. E ancora, degustazioni, esperienze (il laboratorio di Pizzica salentina!), spettacoli teatrali, concerti e visite, anche a Santa Maria di Portosalvo che è un rudere ma ha tanto bisogno di attenzione; oppure la mano dei Cappuccini che, spezzettata, si ritrova nell’antica Selva, oggi cimitero; nel convento che ospita il museo delle Confraternite (anche in notturna). E poi le visite all’ex Banca d’Italia, all’ex Macello e al cantiere di restauro del Palazzo delle Benedettine, che tutta la città aspetta con trepidazione. Poi una particolarissima collezione inedita di reperti garibaldini conservati gelosamente per generazioni, e la vista (inedita) dai 18 metri dell’imponente torre di Palazzo del Governo.

LEONFORTE  – 20 settembre/5 ottobre (qui il programma)

Leonforte è soltanto alla sua seconda edizione del festival, ma agguerrita: si deve seguire la traccia del principe di Branciforti che la disegnò, costruì e amò fino in fondo. Tornano le carceri di Palazzo Branciforti con la mostra multimediale sul pittore garibaldino Filippo Liardo; il Museo della Caddivarizza con gli oggetti della tradizione contadina; la Cartiera Crisà che produce carta 100% cotone con il metodo fabrianese; l’inedita residenza seicentesca Alberti-Basilotta che cela un piccolo museo Bauhaus. Ancora: il Circolo di Compagnia con i suoi salotti ottocenteschi, l’ipogeo rupestre di Sant’Elena usato come rifugio in guerra, il Museo della Cuddura con i pani simbolici di San Giuseppe (e ci sarà un laboratorio), la “Sicula Tempe” con la Granfonte e il giardino del principe, fino a Villa Artemide coi suoi saloni affrescati. Poi trekking urbano sulle orme del principe, itinerari tra chiese barocche e degustazioni di pesca IGP … che qui è una religione a sé.

MAZARA DEL VALLO – 20 settembre/5 ottobre (qui il programma)

Vicoli di Mazara

Mazara, un vero viaggio nella storia. Dalla città medievale degli scavi dell’ex asilo Corridoni, dove è riemersa una chiesetta normanna con ipogeo e officine; alla Mazara barocca visto che per la prima volta, al Museo Diocesano sarà visibile dopo il restauro il monumento funebre al vescovo Montaperto scolpito da Domenico Gagini, affiancato da una mostra di paramenti liturgici mai esposti. E ancora, la biblioteca del seminario dei Chierici, o i mosaici romani sotto San Nicolò Regale, frammenti di domus che parlano di piscine e terme. Un viaggio creativo, con Casa Lombardo trasformata in laboratorio d’arte di famiglia; e naturalistico, grazie alle pedalate (anche in notturna) tra la Casbah araba, la riserva di Lago Preola e Gorghi Tondi fino alla regale abbazia di Santa Maria dell’Alto. Senza dimenticare le cooking lesson d’autore, per mescolare radici antiche e nuove esperienze.

MESSINA – 20 settembre/5 ottobre (qui il programma)

Messina (foto di Gilberto Gaudio, licenza CC BY 2.0)

Messina segreta per le Vie dei Tesori. A partire dalla cripta del Duomo, grande protagonista di questa nona edizione che, al fianco di chiese, ville private, musei e circoli, aggiunge passeggiate tematiche alla scoperta di ghost town come Borgo Raju, spazzato via da un’alluvione nel 1972, la dimenticata Gualtieri Sicaminò con la campana dell’amore di Palazzo Avarna. Ai grandi simboli – dal Duomo con le sue cappelle segrete e i reperti inediti, a SS. Annunziata dei Catalani – si affiancano luoghi inediti: i palazzi della Ricostruzione, da Villa De Natale/Rodriguez affacciata sullo Stretto, al Circolo di Palazzo Carrozza, fino al parco privato di Villa Labruto con le sue 365 specie botaniche. Per la prima volta aprono tre istituti religiosi: lo Spirito Santo con le celle scavate nella roccia, il Sacro Cuore che custodisce l’ulivo di San Placido, e l’Eremo della Madonna degli Angeli. Esperienze speciali portano a Villa Cianciafara tra canti popolari, o a Scaletta Zanclea. 

TERMINI IMERESE – 20 settembre/5 ottobre (qui il programma)

Termini Imerese, Grand Hotel delle Terme (foto Igor Petyx)

Per questa quinta edizione delle Vie dei Tesori si entrerà di nuovo nel Grand Hotel delle Terme – fu riaperto quattro anni fa proprio dal festival e da allora non è mai mancato nel programma – e nella bottega intatta di don Totò Sperandeo, ultimo artigiano capace di costruire un carretto siciliano pezzo dopo pezzo; ma ci si muoverà anche tra auto, motori ed equipaggi nel Museo della Targa Florio; e si scoprirà una collezione inedita di uniformi militari (dal 1859 al 1945) in un antico palazzo ottocentesco che apre al pubblico per la prima volta, e si aggiunge alla sorpresa dello scorso anno, il sontuoso Palazzo Sansone Chiarano alla Gancia, dove il tempo pare essersi immobilizzato. E ancora, i capolavori d’arte alla “Cammara picta” del Palazzo comunale e nella “bomboniera” di San Bartolomeo; leggende alla chiesa di Sant’Orsola e al Santuario della Consolazione. Poi esperienze: giri in barca al tramonto, yoga e pilates sul mare.

TRAPANI – 20 settembre/5 ottobre (qui il programma)

La Torre Ligny a Trapani (foto Giulio Giallombardo)

Trapani è una città sospesa tra mito e mare, ma quest’anno sarà soprattutto aria. Tra le novità più sorprendenti di questa edizione delle Vie dei Tesori, c’è infatti l’apertura dell’aeroporto militare di Trapani Birgi, dove scoprire hangar, reparti e velivoli pronti al decollo: qui ha sede uno dei tre stormi caccia intercettori dell’Aeronautica militare, a difesa del Mediterraneo. Non solo, ma si potrà anche volare in Piper sulla “via del sale”. Poi va scoperta Villa Immacolatella, baglio francescano trasformato in dimora botanica unica; e il raffinato Villino Nasi che ritorna nel festival dopo tre anni, gioiello Liberty affacciato sul mare; l’arte contemporanea trova invece casa nel Museo San Rocco. Accanto, i luoghi della devozione come la Cattedrale di San Lorenzo, la chiesa dei Misteri o San Pietro con il monumentale organo La Grassa. Non mancano esperienze inedite, come dipingere en plein air sul Bastione Imperiale, passeggiare tra ulivi e affreschi seguendo danza e racconti. 

CALTANISSETTA – 11/ 26 ottobre

Caltanissetta

Caltanissetta si racconta attraverso i suoi tesori nascosti, tra palazzi nobiliari, case d’artista e memorie minerarie. L’edizione di quest’anno delle Vie dei Tesori apre luoghi inediti: la casa natale dello scultore Michele Tripisciano, appena restaurata, e lo studio-atelier di Carlo Sillitti, oggi salotto culturale. Si potrà scendere nella cripta settecentesca di San Domenico, tra i colatoi che essiccavano i corpi dei Moncada, oppure ammirare i reperti riemersi dall’ex Palazzo delle Poste, dove affiorò la cripta legata all’epidemia di colera. Lungo il percorso anche la memoria della città industriale: dal Museo Averna, nato dall’antico elisir dei frati cappuccini, alla Caserma dei Vigili del Fuoco che apre per la prima volta. E ancora le esperienze: il pane eroico di Maurizio Spinello che ha fatto rinascere il borgo fantasma di Santa Rita, le corone dolci di Delia, i racconti dei fogliamari e le passeggiate nei borghi rurali dimenticati, come Guttadauro, vera ghost town.

CORLEONE – 11/ 26 ottobre

Il Noma di Corleone

Corleone, città regia dalle cento chiese, si svela nella sua terza partecipazione alle Vie dei Tesori tra memorie conventuali e impegno civile. Per la prima volta apre le porte la biblioteca Bentivegna, con cinquecentine e volumi rari giunte da conventi scomparsi; e non si deve saltare la chiesa del Carmine con l’oratorio settecentesco dei confrati, quasi una visione pop; la Madonna della Mazza, che scacciava il demonio dai neonati, accoglie nella chiesa di Sant’Agostino, mentre dall’alto del campanile del monastero del SS. Salvatore si potrà ammirare la vallata intera. La Corleone ferita dalla mafia racconta il suo riscatto al CIDMA, dove sarà consultabile ancora una volta il faldone del Maxiprocesso, e al NOMA ideato da Pif dove scegliere tra le videobiografie delle vittime della criminalità organizzata. Passeggiate condurranno nella ghost town di Borgo Schirò o lungo le vie dipinte di murales fino alla Cascata delle Due Rocche. Si potrà partecipare a un Laboratorio della Legalità nato in un bene confiscato al boss Provenzano. Oppure scoprire che al caseificio San Michele il formaggio è diventato una storia di famiglia.

MARSALA – 11/ 26 ottobre

Marsala

Marsala si conferma città multistrato, dall’alto dei campanili fino ai suoi ipogei, senza dimenticare le sue cantine. Si potranno visitare agli ultimi scavi della missione dell’Università di Palermo a Mozia e in anteprima la già famosa “Giovinetta” appena scoperta nel Quartiere ceramico. Una passeggiata inedita porterà alla Marsala più antica, con il Parco archeologico e ArcheOfficina si raggiungeranno siti mai visitati, sotto i palazzi metropolitani. I luoghi comunali,  appena recuperati, come il Complesso San Pietro con una multimediale riconfigurazione delle aree museali, e la chiesa di San Giuseppe riconsegnata dopo dieci anni di chiusura. Altra novità: si salirà sulla Terrazza di Porta Garibaldi da dove ammirare tutto il centro storico e il mare: la costruirono gli spagnoli e da qui passò Garibaldi con i suoi Mille in quel famoso 11 maggio del 1860. E accanto al patrimonio archeologico e monumentale, esperienze uniche: dal volo in Piper su Favignana alle passeggiate tra le domus di Lilibeo, fino al nuovo Museo del Vino, dalle visite teatralizzate con il marchese di Villabianca ai laboratori di ricamo e agli incontri per bambini. 

SCIACCA – 11/ 26 ottobre

Sciacca

A Sciacca le Vie dei Tesori spalancano porte e sguardi inediti. E per il festival si visiterà in anteprima l’affascinante antiquarium immersivo e multimediale di San Calogero. Ma si entra anche nel Palazzo dei Gesuiti, che ospita il Fondo antico della biblioteca comunale; a Palazzo Borsellino e nel sorprendente Museo Scaglione, collezione privata che racconta la città tra dipinti, reperti e memorie. La chiesa di San Nicolò e il Mudia svelano tesori d’arte sacra, mentre le passeggiate conducono nel cuore della storia: dal quartiere dei Marinai, labirinto popolare legato al mare, al centro storico con le sue piazze teatrali, fino alle viscere di Monte Kronio, tra leggende e vapori sulfurei, e alle antiche fonti termali. Non mancano le esperienze: l’aperitivo su un peschereccio ancorato in porto, la visita teatralizzata del celebre Caso di Sciacca, la scoperta dell’area archeologica di Tranchina e una mostra narrata che riporta in vita antichi corredi femminili. Si scoprirà l’Isola Ferdinandea con gli oculos immersivi,  e si potrà partecipare a un laboratorio di uncinetto. 

RAGUSA – 18 ottobre /2 novembre

Ragusa

Per la prima volta dalla fine della guerra, Ragusa aprirà il rifugio antiaereo sotto il Municipio, con un ingresso dal museo civico: sarà un vero passo indietro al 1943 e ai bombardamenti alleati. Ragusa sta preparando un’edizione straordinaria con 22 siti, molti inediti. Apre la Prefettura con il salone d’onore dove spiccano le tempere di Duilio Cambellotti. Ritorna dopo tre anni Cava Gonfalone, si entra nel giardino di Palazzo Donnafugata dove si visiterà anche il prezioso teatro. A Ibla, apre la Chiesa di Santa Maria di Gesù, dove girarono Divorzio all’italiana, ma soprattutto si scopre l’unico chiostro intatto dopo il terremoto del 1693; previste visite guidate dentro il Giardino Ibleo con focus sul Trittico del Novelli. E per la prima volta viene coinvolta anche Santa Croce Camerina, costola di un itinerario dedicato Andrea Camilleri: da Sicilia Antiqua alla Grotta delle Trabacche, poi il Castello di Donnafugata e l’area archeologica di Mezzagnone, e giù fino al mare, agli scavi di Kaukana e Puntasecca.

CATANIA 10 ottobre / 9 novembre

Il Teatro antico di Catania

Catania è una città che sorprende sempre, come la fenice incisa su Porta Garibaldi. Con Vie dei Tesori si scopriranno le lettere e i documenti di famiglia dei Verga; si scende di nuovo nell’Anfiteatro romano che torna a vivere dopo secoli, ma quest’anno sarà splendido scoprire di nuovo il Foro Romano e l’ipogeo; e si percorrono le antiche terme diventate chiese. Si visitano la bizantina cappella Bonajuto, la biblioteca Ursino Recupero con i suoi codici miniati, gli atelier di artisti come Jean Calogero, amato a Hollywood. Ma ci sono anche luoghi segreti: un passaggio nascosto che porta dal laboratorio artigianale EGA al teatro Dusmet, la bottega dei coltelli Gerace dove il fuoco forgia lame uniche, le collezioni inattese di strumenti musicali e giocattoli d’epoca. Poi le esperienze: navigare in barca a vela sotto l’Etna, perdersi tra giardini tropicali, scoprire i profumi del Bastione degli Infetti, assaggiare le “rame di Napoli”. Un viaggio che restituisce la magia di una città che non smette mai di reinventarsi.

PALERMO 10 ottobre /16 novembre

Palermo

L’edizione di Palermo sarà da ricordare: un vero viaggio dentro una città che recupera alcuni luoghi che attendevano da tempo nuova luce, grazie alla collaborazione con tutte le istituzioni cittadine, dal Comune all’Università, dal Demanio dello Stato alla Diocesi, dal ministero della Giustizia alla Polizia ai Vigili del fuoco, fino a decine di associazioni e privati. Dalla collaborazione con il Demanio dello Stato, arriva l’apertura-evento del Palazzo delle Finanze che sorge sulle antiche Carceri della Vicaria, gigante chiuso da trent’anni in corso Vittorio Emanuele, ma anche dell’ex carcere dei militari (Real Casa dei Matti) e di Palazzo Marchesi. Dalla collaborazione con la casa editrice Kalòs, arriva l’esperienza in realtà virtuale che consentirà di resuscitare e visitare virtualmente Villa Deliella, il gioiello Liberty abbattuto in una notte nel 1959, simbolo del sacco di Palermo. Visite alla Casa di Paolo Borsellino alla Kalsa, la tappa di un percorso sulla legalità che comprende anche il carcere Ucciardone, il cosiddetto Bunkerino, Casa Impastato a Cinisi e MuST23, il polo immersivo nato nell’ex stazione ferroviaria di Capaci per conservare memoria dell’attentato in cui morirono Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti di scorta. Per la prima volta si entrerà nella sala operativa della caserma Lungaro e si ritorna nella caserma dei Vigili del Fuoco, alla facoltà Teologica, alla LUMSA, a Palazzo Burgio e dopo anni, anche alla Gipsoteca di Palazzo Ziino. Apre San Francesco Saverio con la sua storia di comunità nel cuore dell’Albergheria e si avrà una visuale diversa sulla Chiesa della Gancia, salendo fin sulla terrazza affacciata sul centro storico. Si visiterà l’Hotel delle Palme al centro di un restauro attento e conservativo, e si ritroveranno i grandi set siciliani negli scatti di Nicola Scafidi a Villa Boscogrande. Poi le esperienze più amate, i voli in Piper e in elicottero, senza contare i focus con gli storici dell’arte, che condurranno per musei e depositi fino all’affresco ritrovato di Porta dei Greci.